Sgomberato il Leoncavallo, il centro sociale più famoso d'Italia (e si chiude un capitolo di storia milanese)
Intervento all’alba in via Watteau: dopo anni di rinvii, le forze dell’ordine hanno eseguito lo sfratto dello storico centro sociale

Mattinata movimentata in via Watteau, a Milano, dove si è svolto lo sgombero del centro sociale Leoncavallo, simbolo della realtà antagonista cittadina.
Come riportato da primadituttomilano.it, alle 7:30 circa gli agenti, insieme all’ufficiale giudiziario, hanno fatto ingresso nello stabile per dare esecuzione all’ordine di sfratto. Le vie di accesso alla zona sono state presidiate dalle forze dell’ordine, mentre all’interno della struttura alcune porte risultavano ancora chiuse e non è stato possibile verificare subito quante persone vi fossero presenti.
Una vicenda decennale
Il Leoncavallo occupava gli spazi dell’ex cartiera di via Watteau dal 1994, dopo aver lasciato la sede originaria di via Leoncavallo. Lo sgombero mette fine a una lunga disputa giudiziaria: l’ordine era stato più volte rinviato, con oltre cento tentativi falliti a partire dal 2005.

Negli ultimi mesi la situazione ha avuto un’accelerazione decisiva. A novembre, il Ministero dell’Interno è stato condannato a pagare circa tre milioni di euro alla famiglia Cabassi, proprietaria dell’immobile, per non aver mai proceduto allo sgombero. La sentenza ha reso inevitabile l’intervento.
Successivamente, lo stesso Ministero ha richiesto un risarcimento equivalente a Marina Boer, presidente dell’associazione “Mamme del Leoncavallo”. Boer, nei mesi scorsi, aveva anche avanzato una proposta al Comune per trasferire l’esperienza del centro sociale in un’altra area della città.
Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera! pic.twitter.com/FLdaV7Q8mT
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 21, 2025
Tra i primi a commentare la notizia c’è stato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, che sui social ha scritto:
"Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!".