Scontro nel Governo sulle trivelle: il ministro insiste “Dobbiamo sfruttare il nostro gas”, ma la Lega dice no
Pichetto Fratin: “Devono essere fatti gli studi e devono esserci opportune garanzie". Zaia e Calderoli rispondono picche.
“Dobbiamo sfruttare il nostro gas: è fondamentale per salvare anche il nostro sistema produttivo perché altrimenti non andiamo da nessuna parte”.
Non usa mezzi termini Gilberto Pichetto Fratin, titolare del dicastero della Transizione ecologica.
Insomma, le trivellazioni in Adriatico devono ricominciare o le nostre imprese e famiglie rischiano di rimanere senza energia, secondo il ministro dell'Ambiente, intervenuto ieri, venerdì 11 novembre 2022, a Ecomondo la fiera della Green Economy in corso a Rimini.
E' scontro nel Governo sulle trivelle, ma il ministro insiste
Contro il via libera del Governo a nuove ricerche di gas in Adriatico e contro l’esponente del Governo Meloni, in quota a Forza Italia, si scagliano sia gli ambientalisti e le opposizioni, ma anche la Lega con due pezzi da novanta: il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e il governatore del Veneto Luca Zaia.
A tutte le obiezioni Pichetto Fratin risponde così:
“La norma è chiara e prevede in modo altrettanto chiaro che devono essere fatti gli studi, che devono esserci opportune garanzie. Abbiamo anche raddoppiato i membri delle commissioni per velocizzare le valutazioni di impatto ambientale”.
L'accelerazione del Governo riguarda tutti i fronti dell'energia, comprese le rinnovabili e i progetti di installare pale eoliche davanti alla riviera romagnola.
“Vorremmo tutti un mondo bucolico, ma dobbiamo trovare anche il punto di equilibrio per non avere una decrescita in questo Paese”, ha concluso il ministro.
Dal Veneto e dalla Lega un secco no
E mentre l’Emilia Romagna incassa il pieno appoggio del Governo sul progetto che sta andando avanti sul rigassificatore di Ravenna e su due progetti sull'eolico uno a Rimini, l’altro a Ravenna, in Veneto il clima è tutt’altro.
Il via libera del governo a nuove ricerche di gas in Adriatico riguarda anche il delta del Po e le provincie di Rovigo e in parte Venezia: contrario anche il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli che ha dato così manforte al presidente del Veneto Zaia.
“Non è questione di fondamentalismo - ha detto ieri Luca Zaia - C’è già stato un referendum che ha visto quasi il 86% dei votanti contro le trivelle. C’è il problema della subsidenza (il cedimento del fondale marino, ndr), ma soprattutto la necessità di verificare fino in fondo se esistono i presupposti, visto e considerato che ad oggi gli effetti delle trivellazioni sono stati solo negativi”.
Proverà a fargli cambiare idea un altro veneto, Adolfo Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy in quota a Fratelli d’Italia, che ha annunciato un incontro con il governatore veneto.
Tra i contrari il Pd, l'alleanza Verdi-Sinistra, Legambiente e anche l'associazione ecologista Italia Nostra che ha annunciato un'iniziativa per lunedì. No alle Trivelle anche dal Parco del delta del Po.