STATI GENERALI

Schillaci: "Prevenzione sempre più strategica per la sostenibilità del Ssn"

Il ministro ha denunciato il divario tra Nord e Sud in termini di adesione agli screening ma ha anche posto l'accento sugli stili di vita

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La prevenzione come investimento, non come spesa. È questo il messaggio centrale lanciato dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante l’apertura degli Stati Generali della Prevenzione, in corso il 16 e 17 giugno al Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli. Un evento promosso dal Ministero della Salute per rafforzare il ruolo della prevenzione nella tutela della salute pubblica e nella sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

All’inaugurazione hanno partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Direttore scientifico dell’Istituto Humanitas Alberto Mantovani, il Ragioniere Generale dello Stato Daria Perrotta, e il Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli. La sessione si è conclusa con l’intervento del Ministro Schillaci, che ha poi visitato il “Villaggio della Prevenzione” dedicato agli screening oncologici.

Schillaci: "Troppo poco il 5% del Fondo Sanitario alla prevenzione"

Nel suo intervento, Schillaci ha sottolineato come la prevenzione debba diventare una leva strategica per garantire sostenibilità ed efficienza al SSN:

"Dobbiamo investire di più nella prevenzione. Oggi solo il 5% del Fondo Sanitario Nazionale è destinato a queste attività. Vogliamo aumentare questa percentuale, anche grazie alle nuove regole di bilancio europee, affinché la spesa per la prevenzione sia considerata a tutti gli effetti un investimento".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli Stati generali della Prevenzione
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il ministro ha evidenziato come la prevenzione, oltre a migliorare la salute della popolazione, riduca nel lungo termine i costi dell’assistenza e liberi risorse da destinare a ricerca e innovazione. Schillaci ha denunciato poi il forte divario tra Nord e Sud in termini di adesione ai programmi di screening:

C'è un problema culturale da affrontare. Al Sud, 1 cittadino su 5 non sa nemmeno che gli screening sono gratuiti. Serve un cambio di passo, dobbiamo far capire l'importanza della prevenzione anche in assenza di sintomi”.

I dati presentati parlano chiaro: nel 2023 quasi 16 milioni di persone sono state invitate agli screening, ma solo 7 milioni hanno aderito. Le percentuali di partecipazione restano basse:

  • 41% per lo screening del tumore al collo dell’utero (31% al Sud e Isole, 52% al Nord);
  • 55% per la mammografia, con 15 punti di differenza tra Nord e Sud;
  • 34% per lo screening colorettale, con il Sud fermo al 20%.
Schillaci: "Prevenzione sempre più strategica per la sostenibilità del Ssn"
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli Stati generali della Prevenzione
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Schillaci ha annunciato anche che il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione includerà strumenti innovativi grazie agli investimenti sulla sanità digitale e l’assistenza territoriale. Sono in corso, inoltre, programmi pilota per l’ampliamento degli screening oncologici:

"Stiamo lavorando sullo screening per il tumore del polmone e valutando quello per la prostata. La prevenzione oncologica deve diventare centrale".

Stili di vita e obesità: emergenze da non trascurare

Schillaci ha anche posto l'accento sui fattori legati agli stili di vita, che restano determinanti per la salute:

"In Italia, 4 adulti su 10 sono in sovrappeso o obesi. E il 19% dei bambini è in sovrappeso, quasi il 10% è obeso. Il Sud detiene i tristi primati. È necessario intervenire con maggiore incisività sull’alimentazione e l’attività fisica".

Secondo il ministro, la prevenzione deve iniziare dalle scuole, con progetti che educhino studenti, famiglie e insegnanti:

"Il 34% dei progetti regionali del Piano nazionale della prevenzione riguarda gli stili di vita. Dobbiamo far crescere una nuova consapevolezza".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, con Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli,e con Michele di Bari, Prefetto di Napoli, in occasione degli Stati generali della Prevenzione
(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Sul fronte della gestione del personale sanitario, Schillaci ha ribadito l’intenzione di affrontare la questione dei medici 'gettonisti', i cui contratti scadranno il 30 luglio:

"Siamo stati i primi a sollevare il problema. Ora lavoreremo con le Regioni per trovare soluzioni efficaci".

Infine, alle critiche del presidente De Luca sull’organizzazione dell’evento a Napoli, il ministro ha replicato:

"Non faccio polemiche. Questo è un evento per tutti, chi non lo capisce ha perso un’occasione".