GOVERNO "SOTTO STRESS"

Santanché, La Russa, Delmastro le tre spine che rischiano di rovinare le vacanze alla Meloni

Le vicende non dovrebbero avere ricadute clamorose sul Governo, ma sarà un'estate bollente e più di qualcuno ipotizza un rimpasto

Santanché, La Russa, Delmastro le tre spine che rischiano di rovinare le vacanze alla Meloni
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Santanché, La Russa, Delmastro: sono queste le tre spine che rischiano di rovinare le vacanze alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Tre vicende più o meno intricate che non dovrebbero avere ripercussioni clamorose sulla tenuta dell'Esecutivo, ma delle quali la leader di Fdi e premier avrebbe fatto volentieri a meno.

Specie in un momento che, è vero si avvicina alle vacanze, ma è comunque caratterizzato da temi importanti e altrettanto spinosi come autonomia, Mes e salario minimo.

Meloni e una vacanza forse "bollente" per il Governo

Del resto, non sono pochi gli osservatori e addetti ai lavori della nostra Politica interna che a fronte di una tenuta del Governo che non sembra essere in discussione, ritengono invece possibile se non addirittura molto probabile un rimpasto nella composizione dell'Esecutivo.


Cosa accadrà è difficile a dirsi, ma al di là delle dichiarazioni di facciata e circostanza, la Meloni pare sia abbastanza irritata per la piega degli eventi di queste settimane.

Mai come in queste settimane la parola d'obbligo è dunque fare quadrato. Cosa non facilissima, considerando i rapporti quasi ai minimi storici con la Lega e alle evoluzioni che ci saranno in Forza Italia in seguito alla morte di Silvio Berlusconi.

I problemi con la Giustizia: il caso Delmastro

Dal Giudice per le indagini preliminari è arrivata la decisione dell'imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.

Il rappresentante del Governo è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bisi.

Il Gip dunque non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura che invece ora sarà chiamata a formulare una richiesta di rinvio a giudizio.

La reazione di Palazzo Chigi

Un attacco frontale alla magistratura. Almeno a quella parte che sembra fare "opposizione" in vista delle elezioni "europee".

Quando è arrivata la notizia dell'imputazione coatta per Andrea Delmastro, Palazzo Chigi ha deciso di reagire.

"Una giustizia a orologeria", il commento arrivato dalla Presidenza del Consiglio. Come era accaduto con i Governi Berlusconi.

Una magistratura che di fatto fa opposizione il duro attacco in una nota trasmessa da Palazzo Chigi.

Vicenda Santanché: difesa a oltranza e sfiducia dell'opposizione

Nel frattempo, ancora una volta Daniela Santanchè ha ribadito ancora una volta che nessun avviso di garanzia gli è stato mai notificato per l'ormai nota vicenda Visibilia.

Una posizione che stride con quella portata avanti convintamente dal quotidiano Il Domani e ormai "sposata" anche da altri quotidiani.

Il tutto mentre l'amico e socio in affari della Santanchè Flavio Briatore ha raccontato di come l'avesse sconsigliata di andare a riferire in Aula, al Senato, sulla vicenda.

Uno scenario dove l'opposizione, Movimento 5 Stelle e Pd, ha invece confermato l'intenzione di portare in Aula la mozione di sfiducia verso il Ministro al Turismo.

L'ultima spina il caso La Russa

In ultimo, in ordine cronologico è scoppiato il caso La Russa come raccontato da Prima Milano.

La vicenda coinvolge il terzo figlio del presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa, 19 anni, accusato di violenza sessuale da una giovane che aveva conosciuto in discoteca a maggio.

La ragazza, 22 anni ha raccontato gli abusi subiti alla procura, avvenuti dopo una serata trascorsa in discoteca. L'inchiesta è coordinata dal pm Rosaria Stagnaro e dall’aggiunto Letizia Mannella.

La giovane ha raccontato di essersi svegliata a casa di Leonardo, nel suo letto, senza vestiti, accusando il figlio di La Russa di averla drogata per poi abusarne sessualmente.

Il presidente del Senato in questi giorni ha rimarcato il fatto di aver parlato con il figlio, di averlo "sgridato" per aver portato in casa una sconosciuta, ma "di non aver rilevato aspetti penalmente rilevanti nella vicenda".

Potrebbe essere accusato di violenza sessuale anche il dj della serata che era stata organizzata in discoteca da Leonardo, suo amico, mentre la giovane era incosciente. A quel punto il reato si aggraverebbe perché diventerebbe di gruppo su una donna in stato di incoscienza.

 

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