Il congresso (e oltre)

Salvini confermato segretario Lega sino al 2029: "Viminale? Parlerò con Meloni"

La Lega rivorrebbe il vicepremier al Ministero dell'Interno. La risposta di Salvini (e gli scenari futuri)

Salvini confermato segretario Lega sino al 2029: "Viminale? Parlerò con Meloni"
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La notizia del giorno non è la riconferma (scontata, era l'unico candidato) di Matteo Salvini segretario della Lega, ma la nuova "spinta" verso un suo ritorno al Viminale. E le reazioni non mancano.

Salvini riconfermato alla guida della Lega

Nonostante in passato si sia parlato di un cambiamento, alla fine Salvini era l'unico candidato alla segreteria della Lega, ed è stato quindi confermato sino al 2029 alla guida del partito.

Ma l'attenzione è stata spostata brevemente su altre questioni. Prima l'intervento di Elon Musk, che ha parlato di immigrazione ipotizzando scenari funesti per l'Europa, poi il possibile ritorno del vicepremier al Viminale.

"Viminale? Parlerò con Meloni"

In mattinata il partito ha a gran voce richiesto il ritorno di Salvini al Ministero dell'Interno e lui (che non ha mai nascosto questo obiettivo) nel suo intervento ha rilanciato la "candidatura". Ovviamente c'è da fare i conti con Matteo Piantedosi, l'attuale inquilino del Viminale:

 "Matteo Piantedosi è amico e un ottimo ministro, è stata una persona leale di fiducia e di parola - ha spiegato Salvini -. Questo è un congresso di partito e i partiti fanno politica. Ed è mio dovere ascoltare quello che il mio partito, sindaci ed elettori ci chiedono. Quindi, sapendo che Matteo è e sarà grande uomo di Stato, di quello che mi avete chiesto parlerò sia con lui sia con Giorgia Meloni".

L'intervento di Meloni e il "no" di Forza Italia

Al congresso è intervenuta - via videomessaggio - anche la premier Meloni. Ma, naturalmente, non si è parlato di un cambio al Viminale (argomento che sarà all'ordine del giorno probabilmente già da domani):

"Siamo al governo per lavorare, per essere al servizio degli italiani, per fare ciò che nessun altro ha avuto il coraggio e la forza di fare in tanti anni. Ecco perché andremo avanti, pancia a terra, fino alla fine della legislatura, per costruire col premierato un sistema politico stabile e rimettere in capo ai cittadini la scelta su chi debba governare, per liberare con la riforma della giustizia la magistratura dalle correnti politicizzate, per garantire con l'autonomia differenziata gli stessi livelli delle prestazioni a tutti i cittadini, a prescindere dalla regione nella quale vivono".

Sulla questione, però, si è già espressa con una certa determinazione Forza Italia, decisamente contraria a un rimpasto.

Insomma, a Palazzo Chigi e dintorni i prossimi giorni potrebbero essere piuttosto "frizzanti".

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