Salva-casa: a breve le linee guida. Salvini: "Tuteliamo le proprietà degli italiani, basta veti dei Comuni sull'edilizia"

Salva Casa, ecco le linee guida del Ministero. Verranno fornite linee di indirizzo e criteri interpretativi per supportare le Amministrazioni comunali e Regionali, oltre naturalmente gli operatori di settore nell’attuazione delle disposizioni previste dal Decreto legge sul territorio nazionale.

Si tratta di disposizioni "auto-applicative" che non richiederanno dunque ulteriori interventi attuativi da parte dello Stato, mentre le Regioni avranno la possibilità per la legislazione regionale di adottare norme di dettaglio nel rispetto naturalmente dei limiti di competenza tra Stato e Regioni.

Quattro macro aree di intervento

Le Linee Guida Salva sintetizzano quattro macro-aree di intervento. Nella fattispecie:

• ridefinizione dei titoli che consentono di comprovare lo stato legittimo degli immobili
• nuova disciplina relativa ai mutamenti di destinazione d’uso (articolo 10, comma 2, e 23-ter del Testo unico);
• regime delle tolleranze e semplificazione delle procedure finalizzate a sanare o regolarizzare situazioni di difformità
• adeguamento degli standard edilizi alle trasformazioni del contesto sociale ed urbano

L'obiettivo del documento

L'obiettivo del documento, redatto sotto forma di quesiti, è contribuire a promuovere prassi interpretative e attuative coordinate rispetto alle scelte operate dal legislatore statale.

Per ciascuna macro-area, sono infatti riportate:

• le informazioni di inquadramento delle disposizioni del Testo unico, così come previste dal Decreto Legge Salva Casa, organizzate per sotto-paragrafi tematici
• il testo della disposizione del Testo unico
• indicazioni operative e chiarimenti interpretativi, in forma di domanda e risposta sulle quattro aree di intervento.

Le linee guida in sintesi: novità e contenuti

Guardando ai contenuti e agli effetti pratici del documento per le Amministrazioni e gli operatori del settore (oltre che evidentemente per i cittadini), i punti fondamentali delle linee guida si possono così sintetizzare:

• Cambi di destinazione d’uso degli immobili: non saranno dovuti oneri di urbanizzazione primaria ai comuni.
• Sanatorie edilizie: con una sola domanda si potrà regolarizzare tutto.

I cittadini potranno presentare al Comune un’unica domanda attraverso la quale sanare una difformità del passato, richiedere un cambio di destinazione d’uso e al tempo stesso realizzare le opere edilizie relative alla nuova destinazione.

• Entità delle sanzioni: saranno i comuni a decidere, facendo riferimento alle prassi già in uso prima dell’entrata in vigore del Decreto.

Se il Comune riterrà che l’intervento non abbia determinato un aumento del valore venale dell’immobile, potrà essere applicata direttamente una sanzione senza coinvolgere l’Agenzia delle Entrate.

In altre situazioni, le sanzioni saranno corrisposte in due fasi: una prima parte al momento della presentazione dell’istanza di Scia in sanatoria mentre l'importo del conguaglio verrà comunicato all’esito della quantificazione dell’incremento del valore da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La soddisfazione di Salvini e la polemica con la Sinistra

Il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha manifestato la sua soddisfazione: 

"Da oggi milioni di italiani potranno tornare pienamente proprietari dei loro immobili, comprarli o venderli, con effetti positivi sull'economia: più immobili sul mercato, affitti e prezzi meno cari".

Ma non solo. Il Ministro, vicepremier e leader della Lega ne ha approfittato per polemizzare con la Sinistra per una novità (giudicata bizzarra) arrivata in queste ore dalla Sinistra, sponda Parlamento Europeo, con protagonista Ilaria Salis:

"Mentre qui al ministero siamo impegnati a diffondere le linee guida del decreto Salva-Casa a tutela di milioni di proprietari, in Europa mandano un’occupatrice seriale nella commissione Casa del Parlamento europeo. Che vergogna".