Visioni differenti

Rottamazione cartelle, Tajani frena: "Prima il taglio dell'Irpef al ceto medio". Lega: "Solo così si aiutano gli italiani"

Salvini incontra i responsabili economici della Lega: "Cercheremo un accordo soddisfacente per tutti e in linea con il programma elettorale". Per FI le priorità sono altre

Rottamazione cartelle, Tajani frena: "Prima il taglio dell'Irpef al ceto medio". Lega: "Solo così si aiutano gli italiani"
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E' ancora presto per capire se si tratti di uno nuovo terreno di scontro nella maggioranza, ma al momento si può tranquillamente parlare di visioni differenti. Mentre Matteo Salvini insiste sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, Forza Italia ritiene che le priorità siano altre, e cioè il taglio dell'Irpef per i redditi fino a 60.000 euro.

Rottamazione cartelle, Salvini pronto a una proposta agli alleati

Nel fine settimana il leader della Lega ha riunito gli esperti economici del partito per stilare una proposta da condividere con tutti gli alleati.

"Bisogna ridare ossigeno a milioni di italiani in buonafede. Cercheremo un accordo soddisfacente per tutti e in linea con il programma elettorale. I contatti con gli altri partiti di maggioranza sono già in corso e non si sono mai interrotti”.

Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini

Forza Italia: "Prima l'Irpef"

Per Forza Italia, però, la priorità è il taglio dell'Irpef al ceto medio.

 "Giusta la rottamazione delle cartelle per recuperare risorse - dice il presidente dei senatori Maurizio Gasparri - Ma per Forza Italia la priorità è ' la riduzione dell'Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60 mila euro. Una assoluta urgenza".

Parole sottoscritte anche dal vicepremier azzurro Antonio Tajani:

"Il ceto medio deve essere aiutato, bisogna impedire che diventi un ceto povero. Si possono utilizzare le risorse del concordato fiscale e quelle del ravvedimento operoso in scadenza fra poco più di un mese. Per quanto riguarda la rottamazione non siamo assolutamente contrari. Se ci sono le risorse ben venga. Ma prima il taglio dell'Irpef perché si tratta di un provvedimento strutturale".

Il nodo delle risorse

Il nodo, come spesso accade, è proprio quello delle risorse. Lo ha detto nei giorni scorsi anche il viceministro dell'Economia e delle Finanze Edoardo Leo.

"Sono d'accordo su una nuova rottamazione.  E' una misura importante così come quella per ridurre l'Irpef al ceto medio, cioè a quella fascia di contribuenti che hanno un reddito fra i 28 e i 50-60 mila euro e che oggi è penalizzata".

"Sono interventi da fare alla luce delle osservazioni della Ragioneria generale dello Stato. Poi ci sarà una sintesi politica, si faranno delle valutazioni. Fare interventi con la dovuta attenzione ai conti pubblici è nelle corde della maggioranza, che ha ricevuto per questo il plauso degli organismi internazionali e dei mercati".

Parole a cui sono seguite quelle del responsabile economico di FI Maurizio Casasco:

"Ora si sta allungando la rottamazione quater poi spetta al ministro competente, Giancarlo Giorgetti, e alla valutazione della ragioneria dello stato, dirci se ci sono le risorse per andare oltre e fare anche la rottamazione quinquies".

La replica leghista

A stretto giro è arrivata la replica della Lega:

"Il ceto medio si aiuta con la rottamazione delle cartelle: libererebbe dall'angoscia dell'Agenzia delle Entrate oltre 23 milioni di italiani. Altre misure ipotizzate nelle ultime ore, invece, nel concreto garantirebbero una mancetta da poco più di 36 euro al mese per 1,7 milioni di cittadini".

Rottamazione cartelle: cosa prevede la proposta di Salvini

La nuova rottamazione delle cartelle dovrebbe riguardare imposte, contributi e tasse" che sono stati dichiarati ma non pagati, in 120 rate, senza anticipo e senza sanzioni e interessi.

Come ha spiegato il presidente della commissione Attività produttive della Camera Alberto Gusmeroli:

"Non può essere una colpa dichiarare e non riuscire a pagare, un momento di difficoltà capita a tutti".

Con la nuova proposta lo Stato non guadagnerebbe solo il gettito della rottamazione o rateizzazione lunga ma si risolverebbe anche il nodo di chi riesce a pagare il pregresso ma sinora non è mai riuscito a pagare il dovuto dell'anno.

La proposta prevede la definizione agevolata per i debiti fino al 31 dicembre 2023 con adesione entro il 30 aprile 2025 e prima rata il 31 luglio 2025.

Verrebbe incluso anche chi ha già fatto la rottamazione o chi ha perso i requisiti.

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