Roma città aperta per l'Ucraina: quarta conferenza fra i leader del mondo
Alle 10.30 Meloni apre i lavori. Mattarella a Zelensky: "Italia con voi". L'incontro dopo il più massiccio attacco di Mosca con 700 droni contro Kiev

Un’Europa unita, un’alleanza transatlantica più determinata, un’Italia in prima fila. La Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina 2025 si è aperta questa mattina - giovedì 10 luglio 2025 - a Roma, al Convention Center “La Nuvola”, in un clima solenne ma carico di tensione, segnato da quello che Kiev ha definito “l’attacco più massiccio dall’inizio della guerra”.
Last night, Russia launched a massive combined strike that lasted nearly 10 hours. 18 missiles, including ballistic ones, and around 400 attack drones were used — nearly 200 of them were "shaheds."
The main target of the attack was Kyiv and the region. Chernihiv, Sumy, Poltava,… pic.twitter.com/jtBo0YYQ8d
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) July 10, 2025
Nella notte tra il 9 e il 10 luglio, 728 droni e 13 missili russi si sono abbattuti sull’Ucraina, colpendo in particolare la città di Lutsk e causando danni in almeno dieci regioni del Paese.
Zelensky ricevuto da Mattarella al Quirinale
Una prova ulteriore – secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – della necessità di un impegno più concreto da parte dell’Occidente. E proprio per questo, l’appuntamento romano si è trasformato da possibile trampolino verso una tregua in un forte gesto politico e umanitario di sostegno a Kiev.

(Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Nel pomeriggio di mercoledì 9 intanto, Zelensky è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Era presente all'incontro anche il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.
“Tutti coloro che vogliono la pace devono agire”, ha dichiarato il leader ucraino.
“È un piacere incontrarla di nuovo per ribadire l’amicizia che lega Italia e Ucraina e il pieno sostegno del nostro Paese all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. La nostra posizione è e rimane assolutamente ferma”, ha affermato Mattarella, sottolineando che “la sicurezza di Kiev si identifica con la sicurezza europea”.
L'apertura dei lavori affidata a Meloni
L'apertura ufficiale della conferenza - prevista alle ore 10:30 - è affidata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata da Zelensky, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dal premier polacco Donald Tusk.

Subito dopo, in collegamento anche la "call dei volenterosi", che vede coinvolti, tra gli altri, il presidente francese Emmanuel Macron e il neo-premier britannico Keir Starmer. Da Roma, per la prima volta, partecipa anche un alto rappresentante statunitense: il generale Keith Kellogg, inviato speciale per l’Ucraina, a segnalare un rinnovato slancio americano nel sostegno a Kiev.
Con oltre 5.000 partecipanti da tutto il mondo, tra cui 50 capi di Stato e di governo, 100 delegazioni ufficiali, 2.000 imprese e più di 500 giornalisti accreditati, l’URC 2025 si conferma la più ampia delle conferenze sulla ricostruzione dell’Ucraina finora organizzate, superando le precedenti edizioni di Lugano (2022), Londra (2023) e Berlino (2024).
Conferenza basata su quattro pilastri
Il cuore dei lavori si articola attorno a quattro pilastri strategici:
- dimensione imprenditoriale, per attrarre investimenti privati e sostenere la ricostruzione economica;
- dimensione umana, focalizzata sul capitale sociale, la reintegrazione dei rifugiati e il benessere dei veterani;
- dimensione locale e regionale, con l'obiettivo di rafforzare le autonomie e la capacità amministrativa delle comunità ucraine;
- dimensione Ue, dedicata alle riforme strutturali necessarie per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato il lancio di una nuova misura Simest da 300 milioni di euro per sostenere le PMI italiane coinvolte nella ricostruzione.

“Sostenere Kiev è un dovere, ma anche una straordinaria opportunità di crescita comune”, ha detto Tajani, che ha coordinato l’organizzazione della conferenza tramite una task force dedicata.
Durante i due giorni di lavori si prevede la firma di circa cento accordi bilaterali e multilaterali, con l’obiettivo di annunciare nuovi impegni per 14-14,5 miliardi di euro. Tra le priorità: la protezione delle infrastrutture energetiche, lo sminamento, la riabilitazione delle aree devastate e la modernizzazione delle zone meno colpite dal conflitto.
Si ribadisce anche il sostegno militare a Kiev
Non solo investimenti e riforme: il vertice è anche il momento per ribadire il sostegno militare a Kiev. L’Ue sta valutando la creazione di un fondo da 100 miliardi di euro da inserire nel prossimo bilancio settennale, mentre al Parlamento europeo cresce la pressione per la fornitura dei missili Taurus, ancora bloccati dal veto di Berlino. Intanto, dopo l’altalena di posizioni interne agli Stati Uniti, il generale Kellogg ha lasciato intendere un possibile cambio di passo nella strategia americana.
Zelensky ha ringraziato l’Italia per l’organizzazione della conferenza e ha esortato il governo a ratificare al più presto l'accordo per la creazione di un Tribunale speciale per i crimini di aggressione russa.
I met with President of Italy Sergio Mattarella in Rome. We had a good and important conversation that reaffirms the sincere friendship between our nations. I thanked him for the support of Ukraine’s sovereignty and territorial integrity, as well as for the assistance provided to… pic.twitter.com/36Dglfcx8k
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) July 9, 2025
“La ricostruzione dell’Ucraina deve essere anche la trasformazione profonda del Paese. Le aziende italiane hanno un ruolo fondamentale da giocare”, ha scritto il presidente ucraino su X.
La conferenza si concluderà domani - venerdì 11 luglio - pomeriggio con una riunione del G7+Energia e il passaggio di testimone alla Polonia, che ospiterà l’edizione 2026 dell’URC. In un momento in cui il cessate il fuoco appare ancora lontano, Roma si trasforma in capitale del sostegno internazionale, offrendo a Kiev non solo speranza, ma anche strumenti concreti per la resilienza e la ricostruzione.