ALTA TENSIONE

Roma blindata per la manifestazione pro Palestina, la guida dell'Iran prega in piazza con un fucile

Controlli rigidissimi e paura di incidenti. Intanto il capo spirituale Ali Khamenei ha fatto il suo sermone del venerdì con l'arma appoggiata al fianco

Roma blindata per la manifestazione pro Palestina, la guida dell'Iran prega in piazza con un fucile
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Alla fine, nonostante i divieti, la manifestazione Pro Palestina si farà. E per Roma (e forse anche per altre città nel nostro Paese) si annuncia una giornata ad altissima tensione.

Il timore di incidenti è infatti altissimo e i controlli già dalla nottata (agli accessi in città dall'autostrada) sono serratissimi.

Roma blindata come la città si prepara al corteo

La manifestazione pro Palestina annunciata per oggi, sabato 5 ottobre 2024, nella Capitale è stata, come detto, vietata dalla Questura.

Una giornata di tensione amplificata dalla vicinanza col 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco di Hamas in Israele.

Ecco perché i controlli messi in campo dal Ministero dell'Interno, Prefettura e Questura si annunciano rigidissimi (anche se la parola d'ordine è evitare tensione e non rispondere alle provocazioni) e l'obiettivo è intercettare eventuali infiltrati violenti tra i gruppi partecipanti.

Il piano "anti violenti"

Il piano sicurezza è stato infatti messo a punto nel pomeriggio di ieri, venerdì 4 ottobre, in un tavolo tecnico convocato in Questura, che tra l'altro ha visto il "battesimo" del neo questore Roberto Massucci che ha presieduto la riunione.

Le misure messe sul tavolo sono rigide e diversificate: sono stati infatti previsti controlli nelle stazioni e ai caselli autostradali per "intercettare" i pullman dei manifestanti in arrivo da altre città.

Poi il piano prevede controlli organizzati a "cerchi concentrici" sempre più stringenti man mano che ci si avvicina all'area di piazzale Ostiense dove è stata fissata dagli organizzatori la partenza della manifestazione.

Le rassicurazioni del Ministro Piantedosi

Nel frattempo, è arrivato il commento del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi alla giornata di oggi:

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

"La manifestazione è illegale, ma sarà gestita con equilibrio dalle nostre forze di polizia, di cui mi fido ciecamente. Spero nel senso di responsabilità".

All’appuntamento Pro Palestina sono previsti oltre 30mila partecipanti.

La mobilitazione andrà oltre i confini della Capitale. A Cagliari si sfilerà per dire no al ddl Sicurezza e per rivendicare la possibilità "di manifestare liberamente a favore del popolo palestinese".

Chi ci sarà a Roma e chi "promuove" la manifestazione

L'Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani Palestinesi hanno annunciato che saranno in piazza, mentre la Comunità palestinese ha concordato una nuova data per sabato 12 ottobre.

Ma nelle ultime ore (ed è per questo che la situazione è monitorata in tempo reale anche attraverso i controlli sul web e le più moderne tecnologie per via aerea) continuano le adesioni alla manifestazione da numerosi gruppi e associazioni, tra cui i collettivi di studenti.

Anche Potere al Popolo sarà in piazza, mentre sostegno alla manifestazione è arrivato anche da Forza Nuova.

Critiche al divieto dal Movimento 5 Stelle come ad esempio attraverso il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri:

Francesco Silvestri capogruppo alla Camera del M5S
Francesco Silvestri capogruppo alla Camera del M5S

"Il Governo sta creando tutte le premesse per facilitare lo scontro piuttosto che per impedirlo".

Sulla stessa lunghezza d'onda la collega pentastellata Stefania Ascari:

"Vietare le manifestazioni è sempre, in ogni caso, un errore e un brutto segnale".

Iran shock, Khamenei si presenta a un comizio col fucile

Nel frattempo, ad alimentare ancor di più le tensioni e le preoccupazioni arrivano dall'Iran le immagini shock della "guida suprema" Ali Khamenei che sul palco, durante il sermone della preghiera del venerdì a Teheran, aveva al suo fianco un fucile.

Ali Khamenei
Ali Khamenei

Ma non solo. Oltre all'aspetto "scenico" ci sono state parole decisamente eloquenti:

"L'attacco missilistico contro Israele è legale e legittimo. Israele non può danneggiare seriamente Hezbollah e Hamas. Dobbiamo resistere e a rafforzare la loro unità contro il lupo assetato di sangue".

E ancora:

"Tutti i paesi, compresi la Palestina e il Libano, hanno il diritto di difendersi, secondo le regole islamiche e internazionali, e nessun Paese o organizzazione internazionale può criticare i palestinesi o i libanesi per la loro resistenza contro il regime occupante sionista".

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