ELEZIONI

Regionali: passo indietro in Veneto, FdI si prepara a passare all’incasso in Lombardia

Per il dopo Zaia dovrebbe spuntarla la Lega, che sembra aver ormai fatto del Veneto la "madre di tutte le battaglie"

Regionali: passo indietro in Veneto, FdI si prepara a passare all’incasso in Lombardia

Il giorno dopo il voto nelle Marche non ribolle solo il Centrosinistra che si lecca le ferite.

Anche nel Centrodestra, pur lanciato verso la seconda vittoria in una settimana anche nella tornata delle Regionali in Calabria (alcuni sondaggi accreditano il governatore uscente Roberto Occhiuto addirittura al 79%), gli equilibri e alcune dinamiche, di coalizione e interne ai partiti, sono delicate.

Perché all’orizzonte, ormai quasi improrogabile c’è da sciogliere il nodo del candidato in Veneto (in copertina Salvini fra il governatore uscente Zaia e il probabile candidato Stefani).

Ma in fondo anche in Campania dove in molti (soprattutto dentro Forza Italia) ritengono un’occasione da non sprecare la contesa contro un competitor (l’ex presidente della Camera Roberto Fico del Movimento 5 Stelle) che non ha certo lo stesso appeal e la stessa “forza catalizzatrice” di Vincenzo De Luca.

Si vota in Calabria, ma gli occhi sono al Veneto: sarà il riscatto della Lega?

Ieri, martedì 30 settembre 2025, i leader del Centrodestra si sono dati tutti appuntamento in Calabria per i comizi a sostegno di Roberto Occhiuto.

Ma, come detto, l’attenzione è rivolta soprattutto alla partita del Veneto.

Come ormai noto il Centrodestra non potrà ricandidare il governatore uscente Luca Zaia, reduce da due (in realtà tre, ma il primo precedente alla nuova normativa) mandati consecutivi.

Il governatore del Veneto Luca Zaia (Lega)
Il governatore del Veneto Luca Zaia (Lega)

Nonostante l’idea iniziale della premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni di puntare su un suo fedelissimo, il senatore Luca De Carlo , alla guida della Regione, nel risiko dei candidati dovrebbe però spuntarla la Lega che sembra aver ormai fatto del Veneto la “madre di tutte le battaglie”.

Luca De Carlo, uomo forte di Giorgia Meloni in Veneto

E in questo scenario in pole position ci sarebbe il segretario regionale della Liga Veneta Alberto Stefani.

Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta
Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta

Forse l’unico modo per Matteo Salvini di calmare i “moti” di protesta e i venti di ribellione specie dopo il deludente risultato di Marche e Val d’Aosta dove la Lega ha visto crollare il suo consenso.

Come una partita a scacchi, nessuno accelera e il tempo passa

Ecco però che chi era convinto che subito dopo l’esito del voto nelle Marche ci sarebbe stato l’annuncio ufficiale sulla designazione del candidato del Centrodestra in Veneto è rimasto deluso.

Salvini e Stefani

A dire la verità ad allentare il piede sull’acceleratore è stato proprio il leader della Lega Matteo Salvini:

Accordo su regionali Veneto e Campania? Conto si trovi entro questa settimana, perché si vota il 23 novembre. Ormai siamo a fine settembre. La Lombardia? Si vota nel 2028, abbiamo tempo per ragionarci”.

E riguardo le “mire” di Fratelli d’Italia dopo due mandati di Attilio Fontana e uno di Roberto Maroni ha ammesso:

“È giusto che il primo partito avanzi le proprie disponibilità e le ambizioni su una regione straordinaria come la Lombardia”.

Lombardia, Fratelli d’Italia passa all’incasso

Ecco perché forse proprio da questa ultima frase lo scenario appare delineato. E concesso un passo indietro in Veneto, FdI si prepara a passare all’incasso in Lombardia.

Del resto, nei giorni scorsi il parere di un esponente autorevole come il presidente del Senato e co-fondatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa era stato più che eloquente, con tanto di nomi e ipotesi messe sul tavolo, tra l’altro non escludendo di andare al voto anticipato in concomitanza con le Politiche:

Il presidente del Senato Ignazio La Russa
Il presidente del Senato Ignazio La Russa

“Il punto di equilibrio potrebbe essere il Veneto alla Lega e la Lombardia a Fratelli d’Italia. “Potrebbe, non lo escludo. Ma non per un baratto. In Veneto Fratelli d’Italia ha ottimi nomi, ma ce li ha anche la Lega. In Lombardia, se si eliminano i nomi dei ministri, le personalità di FdI sono prevalenti. Se poi Matteo Salvini o anche Giancarlo Giorgetti dicono che vogliono fare il presidente di Regione, ci pensiamo.  Quello di Carlo Fidanza è un ottimo nome ma ce ne possono essere anche altri. Aspettiamo”.