Dalla “passera” agli strafalcioni in geografia, che polverone in Toscana.
Da Vannacci al governatore uscente Giani, passando per il candidato del Centrodestra e il “gay pride” che imbarazzo nei due schieramenti a ormai pochi giorni dal voto per le Regionali che seguirà gli appuntamenti elettorali ormai archiviati nelle Marche, in Calabria e in Val d’Aosta.
Vannacci, bomba a orologeria della Lega (e del Centrodestra)
Ma andiamo con ordine. E inevitabilmente dal “generale”.
Ancora una volta Roberto Vannacci infatti non solo sta facendo parlare di sé, ma sta riuscendo a mettere in difficoltà il suo stesso schieramento.

In piena campagna elettorale per le regionali toscane (dove a dir la verità il Centrodestra non ha probabilmente grandi velleità), il generale del “mondo al contrario” – oggi vicesegretario della Lega – ha pubblicato sui social una foto della targa di Piazza della Passera, nel centro di Firenze, accompagnata da una battuta rivolta all’assessore regionale Alessandra Nardini e al sindaco di Montopoli in Val d’Arno, Linda Vanni:
“Oggi il comizio lo faccio qui. Loro non verranno”.
Un gioco di parole che ha subito scatenato accuse di sessismo e indignazione politica.

Le due esponenti del Partito Democratico, che pochi giorni prima avevano provocatoriamente regalato al generale una copia della Costituzione invitandolo a “ripassarne i principi”, hanno definito il gesto:
“Un commento da spogliatoio e l’ennesima dimostrazione di una cultura misogina e retrograda”.
L’imbarazzo del candidato del Centrodestra e la risposta di Vannacci
E del resto, anche nel Centrodestra non sono mancate le prese di distanza.
Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, candidato della coalizione alla presidenza della Regione, ha commentato così la vicenda:

“Se il post è quello e la cosa non è stata equivocata, non lo condivido in alcun modo”.
La replica del Generale non certo all’insegna della distensione non è tardata ad arrivare:
“Tomasi si sente in imbarazzo e non condivide il mio post? Sinceramente mi imbarazza più lui che come sindaco di Pistoia dà il patrocinio al Gay Pride”.
Le mosse del Generale, Meloni vigila…(più di Salvini)
Schermaglie non di poco conto perché la Toscana, in questo momento, è un banco di prova abbastanza importante.
Non tanto per l’esito finale del voto (come detto la riconferma del centrosinistra di Eugenio Giani sembra probabile e gli addetti ai lavori pronosticano il primo successo del Centrosinistra in questa tornata per le Regionali) quanto per il peso politico che il risultato della Lega avrà sugli equilibri interni del governo.
Tanto è vero che proprio la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sta monitorando con attenzione le dinamiche toscane.

In casa FdI sono convinti che dalla performance del partito di Salvini, e in particolare dalla “corrente Vannacci” (a Viareggio tutti i leghisti della prima si sono dimessi in massa di fronte alla gestione del partito da parte del Generale), si andrà poi a pesare la forza residua del Carroccio all’interno della maggioranza.
Imbarazzo anche nel Centrosinistra, lo strafalcione del governatore in geografia
Intanto nel Centrosinistra tra ilarità e qualche imbarazzo è scoppiato il caso Giani per il suo clamoroso strafalcione in geografia rimediato in diretta durante l’ultima puntata di Un giorno da pecora su Radio 1 dove appunto era ospite.
Interrogato dai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, sui confini della Toscana il governatore uscente ha aggiunto un territorio che nulla c’entra a quelli effettivamente contigui: “Confiniamo con la Liguria, poi con la Lombardia, l’Emilia-Romagna, scendiamo nelle Marche, dalle Marche all’Umbria e dall’Umbria al Lazio”.
Alle perplessità dei conduttori, Giani ha replicato:
“La Lombardia non c’è?“.
Dopo un attimo di imbarazzo in studio, davanti alle perplessità di Lauro e Cucciari, il candidato del Centrosinistra ha cercato di mettere una toppa allo strafalcione in geografia:
“Perché l’aspirazione…“.
E Giorgio Lauro ha completato la frase: “
“Perché l’aspirazione è di confinare con la Lombardia”.
Le bacchettate di Fratelli d’Italia
Sui social lo scivolone di Giani è stato subito ripreso dalle pagine Facebook di Fratelli d’Italia che lo ha bacchettato duramente, anche se con ironia:
“Il presidente della Toscana amplia i confini regionali fino alla Lombardia. L’ambizione non manca, la geografia un po’ sì“.