Regionali Marche, Conte dice sì: il campo largo è salvo (ma in Toscana invece...)
Il M5S scioglie le riserve: sosterrà Ricci. Dall'ex premier una nuova bordata a Sala: "Deve dimettersi"

Il Movimento 5 Stelle c'è. Nelle Marche il "campo largo", ma soprattutto l'asse Pd-M5S, è salvo.
L'annuncio ufficiale è arrivato poco fa, oggi giovedì 31 luglio, in una conferenza indetta dal leader Giuseppe Conte.
Il Movimento 5 Stelle continuerà a sostenere la candidatura a governatore dell'ex sindaco di Pesaro e oggi europarlamentare del Pd, Matteo Ricci.

Marche, confermato l'asse M5S-Pd per sostenere Ricci
Come detto, le riserve che erano state avanzate nei giorni scorsi dai pentastellati dopo il caso "Affidopoli" che sta coinvolgendo l'ex sindaco di Pesaro sono state sciolte da Conte:
"Quando si è prospettata la possibilità della candidatura di Ricci, il nostro è stato subito un sostegno convinto, ma poi emersa la necessità di una pausa di riflessione per verificare se fosse in discussione il tema dell’onestà del candidato, una questione per noi essenziale, secondo i valori del nostro movimento. I confronti stati tantissimi: oggi, possiamo dire che non ci sono oggi ragioni per chiedere un passo indietro a Ricci".
L'ex premier ha motivato così la decisione:
"Abbiamo riletto e riletto l'avviso di garanzia e non ci sono elementi che porterebbero in quella direzione, di chiedere a Ricci di rinunciare. Allo stato attuale chiedergli un passo indietro sarebbe un brutto precedente, significherebbe fare di tutta un'erba un fascio. Per onestà intellettuale, ribadiamo che oggi questa è la nostra posizione, ma se emergessero novità concrete e sostanziali dallo sviluppo dell'inchiesta, la situazione cambierebbe".
Il caso Ricci, il plauso al Pd e al candidato governatore
Nel confermare il sostegno pentastellato dopo la pausa di riflessione, Conte ha poi esternato il proprio apprezzamento al Partito democratico, per "non aver urlato contro una giustizia a orologeria", e anche allo stesso Ricci stesso:
"Abbiamo apprezzato che non si sia avvalso della facoltà di non rispondere".
Fumata bianca nelle Marche, ma in Toscana la situazione resta delicata
Un passaggio quest'ultimo che ha anticipato un'altra considerazione a più ampio respiro:
"Avere un atteggiamento di sfiducia verso Ricci sarebbe un regalo al Centrodestra, ma è vero che in altre Regioni come Toscana e Puglia ci sono delle considerazioni importanti. In primis, in Toscana. Noi siamo all'opposizione, sostenere ora lo stesso candidato ed entrare in Giunta capirete che per noi si presenta davvero difficile".
Ma non solo. Conte ha anche escluso che la fumata bianca nelle Marche possa tradursi in un automatico "format" elettorale da replicare in altre situazioni.
Conte ha evidenziato che la questione non riguarda solo la Toscana.

"Nelle Marche c'è stata una pausa di riflessione che con senso di responsabilità ci ha portato a proseguire la campagna elettorale con Ricci. Ma altrove, questo format elettorale non sarà certo automatico. Ce lo chiede la base, ce lo chiedono i territori: fare sempre tutte le verifiche del caso e le opportune valutazioni su tutte le persone che vengono proposte. Valutiamo caso per caso, valutiamo i programmi, poi gli interpreti, anche non lo nascondo, c’è molta inquietudine da parte della nostra base. Ci sono confronti in corso nelle Marche, in Toscana, in Puglia e Campania".
Effetto domino, l'ok a Ricci dà il via libera a Fico in Campania?
A chi ora si aspetta una sorta di effetto domino dopo il semaforo verde a Ricci per aspettarsi un via libera all'ex presidente della Camera Roberto Fico per la candidatura a governatore in Campania:

"Se qualcuno vede queste dinamiche e si aspetta queste reazioni a catena significa che giudica il Movimento 5 Stelle come un partito che affronta la politica e gli appuntamenti elettorali come un mercimonio. Così non è, e sinceramente se fosse così, sarei un buffone".
La picconata al sindaco di Milano: "Deve dimettersi"
Il focus sulle elezioni Regionali e il tema "inchieste" ha aperto anche una "finestra" sul caso Urbanistica a Milano che ha già visto le dimissioni dell'assessore Tancredi.
Conte in questo caso è stato perentorio ed è tornata a chiedere fortemente le dimissioni del sindaco:

"Sala deve dimettersi. Non per l'inchiesta, ma per ragioni politiche. Perché si è rivelato al centro di un sistema che ha fatto della speculazione edilizia un far west edilizio".