IL PUNTO

Regionali 2025, il calendario si compone: Toscana al voto il 12-13 ottobre, in Veneto il nodo “Lista Zaia” agita il centrodestra

Tutte le date e i candidati - certi o favoriti - per la corsa alle elezioni del prossimo autunno

Regionali 2025, il calendario si compone: Toscana al voto il 12-13 ottobre, in Veneto il nodo “Lista Zaia” agita il centrodestra

Il puzzle delle elezioni regionali 2025 inizia a prendere forma. Sei le regioni al voto — Campania, Veneto, Toscana, Puglia, Marche e Valle d’Aosta — per un totale di oltre 17 milioni di elettori chiamati a rinnovare presidente e consiglio regionale.
Nessun “election day” unico: si voterà in più date tra settembre e novembre. Le date e i candidati (alcuni probabili) Regione per Regione.

Toscana: Giani firma, urne il 12 e 13 ottobre

In Toscana è da poco ufficiale: il governatore uscente Eugenio Giani ha firmato il decreto che fissa il voto in Toscana per domenica 12 e lunedì 13 ottobre, con ballottaggio (se necessario) il 26-27.

Regionali Toscana, il M5S dà il via libera a Giani: resiste il campo largo
Eugenio Giani

Il centrosinistra correrà con un “campo largo” Pd–M5S–Alleanza Verdi-Sinistra e una lista civica riformista (Italia Viva, Azione, +Europa, Psi, Repubblicani). Giani, sostenuto anche dai 5 Stelle, punta al bis.

Alessandro Tomasi

Per il centrodestra si attende ormai soltanto l’ufficialità del nome di Alessandro Tomasi (FdI), sindaco di Pistoia, sul quale da mesi circolano voci di una candidatura. La coalizione dovrebbe essere affiancata da due liste civiche, tra cui “È ora – Lista Civica per Tomasi presidente” e Noi Moderati.

Marche: si parte per primi il 28-29 settembre

Nelle Marche, prima regione a votare, si andrà alle urne domenica 28 e lunedì 29 settembre. Il presidente uscente Francesco Acquaroli (FdI) cerca la riconferma.

Francesco Acquaroli, governatore delle Marche

Lo sfidante sarà Matteo Ricci (PD), ex sindaco di Pesaro, sostenuto da un’ampia coalizione progressista che include M5S, IV/Azione e AVS.

Anche la Valle d’Aosta vota a fine settembre

Anche in Valle d’Aosta si voterà il 28-29 settembre. Qui non esiste elezione diretta del presidente, ma un sistema parlamentare regionale in cui contano le alleanze post-voto.

Attualmente governa una maggioranza autonomista-progressista guidata dall’Union Valdôtaine e dal PD. I movimenti autonomisti moderati lavorano a un nuovo polo centrista; Lega, FdI e liste civiche proveranno a inserirsi nella partita.

Campania: si vota a novembre

La Campania voterà quasi certamente a metà novembre (entro il 23). Con Vincenzo De Luca impossibilitato a ricandidarsi dopo due mandati, il centrosinistra punta su Roberto Fico (M5S), candidatura benedetta anche da De Luca stesso.

L’ex presidente della Camera Roberto Fico

Il centrodestra non ha ancora un nome condiviso: in pole Edmondo Cirielli (FdI), ma circola anche l’ipotesi Giosy Romano (FI).

Veneto: nodo candidato e “Lista Zaia”

Il Veneto, feudo leghista da 15 anni sotto la guida di Luca Zaia, voterà entro il 20 novembre. Con Zaia fuori gioco per il limite dei mandati, Lega e FdI sono ai ferri corti per la scelta del successore: i leghisti rivendicano la candidatura, mentre FdI spinge per Luca De Carlo o Elena Donazzan. Forza Italia propone Flavio Tosi.

Luca Zaia e Matteo Salvini

Nel frattempo, Matteo Salvini ha messo sul tavolo la “Lista Zaia” come valore aggiunto: un’operazione che potrebbe assicurare alla Lega un forte peso in consiglio anche con un governatore non leghista, riducendo la forza di FdI all’interno della maggioranza. Una mossa che ha già creato tensioni interne.

Il centrosinistra ha scelto invece da tempo Giovanni Manildo (PD), ex sindaco di Treviso, sostenuto da un’alleanza ampia con M5S e civiche.

Puglia: Emiliano lascia, Decaro in pole

In Puglia, anche qui probabile voto a metà novembre, Michele Emiliano (PD) non può ricandidarsi per il limite dei mandati.

L'ex sindaco di Bari e ora europarlamentare Antonio Decaro
L’ex sindaco di Bari e ora europarlamentare Antonio Decaro

Il centrosinistra si compatta su Antonio Decaro, ex sindaco di Bari ed europarlamentare, ma il possibile ruolo di Emiliano come capolista di una sua lista personale crea qualche tensione.

Il centrodestra vaglia varie opzioni: FI spinge per Francesco Paolo Sisto, mentre FdI valuta altri nomi.