Referendum, Landini: "Obiettivo non raggiunto, i temi restano sul tavolo"
"Il voto non era contro il Governo o un partito, ma per cambiare le leggi balorde"

Non cerca scuse Maurizio Landini, leader della Cgil, dopo la sconfitta del referendum, che si attesta poco sopra il 30% dell'affluenza, vedendo dunque bocciati tutti e cinque i quesiti.
Landini: "Obiettivo non raggiunto"
Alla vigilia c'era chi parlava di "vittoria" già superando una certa soglia di voti. A Landini, però, non basta:
"Il nostro obiettivo era raggiungere il quorum per cambiare le leggi, questo obiettivo non l'abbiamo raggiunto".
"Dare risposte al Paese"
Rimane però una "risposta" da dare a chi ha votato (e non solo):
"C'è un terzo di questo Paese, tra i 14 e i 15 milioni di persone che hanno votato, che pensa che sui temi del referendum servano risposte precise e chiede di cambiare. Questo mese e mezzo ci ha permesso di rimettere al centro il tema del lavoro e dei lavoratori".
"Ripartiamo da questo dato: il voto non è contro il governo o un partito ma per cambiare leggi balorde fatte da questo governo o da altri passati. I problemi che abbiamo posto con i referendum rimangono sul tavolo".