Referendum: affluenza al 22,7%, quorum quasi impossibile
Difficilissimo raggiungere il quorum. Si vota ancora lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15

I cinque referendum su lavoro e cittadinanza sembrano destinati a fallire. Alle 23 di domenica 8 giugno 2025, alla chiusura dei seggi, ha votato per i cinque quesiti referendari poco più del 20% degli elettori, il 22,7% per la precisione. Molto difficile che nella mattinata di lunedì (si vota dalle 7 alle 15) si arrivi al 50%+1.
PER APPROFONDIRE: Referendum: i cinque quesiti, il fac-simile delle schede, come si vota e cosa cambia se vince il sì
Referendum, affluenza alle 23 di domenica
Un dato decisamente basso, che indica che la strada per raggiungere il quorum del 50%+1 è molto in salita. Basti pensare che nel 2011, quando l'ultimo referendum abrogativo raggiunse la metà degli elettori (clicca qui per vedere la storia dei referendum e quali hanno superato il quorum) già alle 19 aveva votato più del 30% degli elettori.
Alle 12 l'affluenza era del 7,4% e alle 19 del 16%. Alle 23 è stata del 22,7%. Insomma, per raggiungere il quorum servirebbe più che raddoppiare i voti nella sola giornata di oggi.
I politici al voto
Molti i politici (dell'opposizione) che sono già andati a votare. Tra questi il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte:
"La democrazia non è un concetto formale. Si nutre di partecipazione. Esercitiamo i nostri diritti politici: andiamo tutti a votare!".

Ai seggi anche il presidente del Pd Stefano Bonaccini, che sui social scrive:
"A votare, diritto da esercitare e custodire. Sempre".
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La Lega, che invece ha invitato gli elettori a disertare le urne, augura buona domenica con un'immagine della spiaggia.
In questa bella giornata di sole, BUONA DOMENICA A TUTTI! ☀️ E voi, cosa fate di bello? pic.twitter.com/3In4czLMqk
— Lega - Salvini Premier (@LegaSalvini) June 8, 2025
Polemiche, invece, a Taranto, dove Angelo Bonelli (Avs), denuncia:
"Nelle città dove sono in corso i ballottaggi per le amministrative come Taranto, molti presidenti di seggio chiedono agli elettori se vogliono votare anche per i referendum. Un abuso! Chiedo al ministro Piantedosi di intervenire e annuncio interrogazione parlamentare".
Il Partito Democratico di Taranto, che ha inviato una segnalazione formale alla Prefettura, alla Questura, alla commissaria prefettizia del Comune e al Comando della Polizia Locale per denunciare presunte irregolarità riscontrate presso alcuni seggi elettorali del capoluogo jonico.
Maurizio Lupi (Noi Moderati) è stato l'unico leader di centrodestra ad andare ai seggi e votare.
"Cinque no convinti, non è un segreto il nostro voto. Noi Moderati tutto questo mese di campagna elettorale avevamo invitato ad andare a votare e votare no, perché non condividevamo i referendum. Qui bisognerebbe fare una riflessione sul referendum e sull'abuso» di questo strumento «con cinque quesiti di cui molti non comprensibili".
Giorgia Meloni, come aveva annunciato, si è presentata ai seggi, ma non ha ritirato le schede.
La regina degli ignavi sta ancora avendo la meglio. Qualcosa si sta' muovendo e la fine del centrodestra ha iniziato il suo cammino. Il destino inesorabile e talvolta magico farà la sua parte nei tempi a venire. L estate darà ancora duri colpi al governo che capitolerà alle soglie del 027. Eliminate i residui che componevano il governo conte nell' ultimo incarico e unitevi compatti e solidali in vista delle prossime elezioni.