ACCUSE E POLEMICHE

"Reazione spropositata": è bufera politica sui ragazzi delle scuole manganellati a Pisa

Gli studenti in trappola in una stradina stretta. Stessa cosa a Firenze quando il corteo pro Palestina si è diretto senza autorizzazione verso il Consolato degli Stati Uniti

"Reazione spropositata": è bufera politica sui ragazzi delle scuole manganellati a Pisa
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L'Italia e i cortei, è ancora alta tensione. E un polverone di polemiche dopo quanto accaduto nelle scorse ore a Pisa e Firenze durante due manifestazioni pro Palestina. La vicenda finirà in Parlamento.

In particolare, "Reazione spropositata" è il coro che si sta alzando alimentando quella che si annuncia una vera e propria bufera politica riguardo i ragazzini delle scuole medie manganellati a Pisa.

Manifestazioni anche oggi, sabato 24

Intanto, anche oggi in tutta Italia sono previste manifestazioni per la pace e in particolare attenzione massima è concentrata su Milano, con due cortei per la Palestina e l'Ucraina.

Mentre a onor di cronaca va sottolineata che ieri sera anche a Torino si è svolta una manifestazione analoga con migliaia di partecipanti in piazza e per le vie della città, ma tutto si è svolto in modo pacifico senza scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.

Il corteo e i ragazzini manganellati, cosa è accaduto

I fatti sono ormai noti e balzati agli "onori" delle cronache. Come raccontato da Prima Firenze risalgono alla giornata di ieri, venerdì 23 febbraio, quando a Firenze e a Pisa i cortei pro Palestina sono stati bloccati dalle forze dell'ordine che hanno caricato i manifestanti, per gran parte studenti.

In entrambi i casi i partecipanti al corteo hanno cercato di superare lo sbarramento degli agenti che al vederli avanzare hanno fatto partire le cariche di alleggerimento.

A Firenze, una studentessa è rimasta ferita negli scontri, anche se il bilancio al termine della giornata è stato poi più "pesante": 18 giovani feriti e un agente.

Gli scontri sotto la Torre pendente

Nel centro di Pisa si sono verificate alcune cariche della Polizia durante il corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri.

I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavano cercando di oltrepassare lo sbarramento.

La manifestazione di Firenze

Nel capoluogo gli scontri sono avvenuti mentre i manifestanti si trovavano a poche decine di metri dal consolato americano, dove il corteo era diretto. Tra i presenti vi erano sindacati di base, membri della comunità palestinese e appunto studenti. Partito da Santissima Annunziata, il corteo, sfilando per il centro, è passato da piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato.

Il bilancio finale, 18 feriti, in 13 all'ospedale

Alla fine della giornata il bilancio è stato di 18 studenti feriti e di questi, 13, hanno dovuto fare ricorso alle cure in ospedale.

Dieci di loro erano minorenni, per nessuno fortunatamente le condizioni risultano gravi o preoccupanti da un punto di vista clinico.

Il sindaco di Firenze: "Reazione spropositata e violenta"

Durissima la reazione del sindaco di Firenze, Dario Nardella (Pd) che ha chiamato in causa il Ministero dell'Interno:

"La città di Firenze ha diritto di sapere perché la reazione delle forze dell’ordine sia stata così sproporzionata e violenta per una manifestazione che, seppure su un percorso non autorizzato, era pacifica e non violenta. Ci aspettiamo chiarimenti dal Ministero dell'Interno".

Reazione bipartisan, duro anche il sindaco (leghista) di Pisa

In realtà, la reazione sdegnata a quanto avvenuto è stata bipartisan. Perché analoga reazione, dura e sdegnata su quanto accaduto e sull'uso dei manganelli, è arrivata anche dal sindaco leghista di Pisa, Michele Conti:

"Quello che è accaduto mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato a questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. Mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze".

Le manganellate nella "stradina" e le reazioni dei docenti

Le reazioni stanno arrivando anche sui social e a livello mediatico. Come ad esempio riportato anche da Selvaggia Lucarelli che ha pubblicato oltre al video delle cariche e manganellate in una stradina stretta.

Sdegnate anche le reazioni dei docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa, la scuola degli studenti che hanno manifestato.

"Siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico".

 

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Il commento di Elly Schlein e Giuseppe Conte

"Basta manganelli e repressione" è in sintesi il commento del segretario del Partito democratico Elly Schlein che ha commentato:

"Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi affinché chiarisca. C’è un clima di repressione che abbiamo già contesta mercoledì scorso al ministro in Palamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente".

Sulla stessa linea il leader del Movimento 5 Stelle, l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

Nel pomeriggio a Pisa in 5mila per protestare

Nella stessa piazza dei Cavalieri negata al mattino al corteo degli studenti, nel pomeriggio hanno poi manifestato (pacificamente) in 5mila contro la violenza e le manganellate.

GUARDA: Pisa, in 5000 in piazza schierati a fianco degli studenti caricati dalle forze dell'ordine

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