Quanto guadagnano i parlamentari: gli stipendi di deputati della Camera e senatori

Hanno fatto il giro d'Italia le immagini del deputato del Partito Democratico Piero Fassino che sventola alla Camera il cedolino del suo stipendio snocciolando numeri e spiegando che i parlamentari "non hanno uno stipendio d'oro". Immagini e parole che hanno suscitato polemiche e reazioni. Perché certo, non stiamo parlando di milionari, però neppure di uno stipendio da fame. Ma quanto guadagnano effettivamente i nostri politici?

I deputati vogliono l'aumento

Ma perché Fassino ha parlato del suo stipendio? L'argomento era un ordine del giorno di Maurizio Lupi (Noi moderati) che chiedeva di equiparare il trattamento economico dei deputati a quello dei senatori, che guadagnano leggermente di più.

Da qui le parole di Fassino, che in un momento in cui si parla di salario minimo e di reddito di cittadinanza tolto suonano quantomeno inopportune per tempistica. E che hanno suscitato polemiche bipartisan (in serata lo stesso segretario dem Elly Schlein si è dissociata dalle sue parole).

Quanto guadagnano i parlamentari

Fassino ha citato il cedolino di luglio 2023, l'ultimo ricevuto. L'indennità lorda è di 10.435 euro, da cui vengono defalcati l’Irpef, l’assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati che è di 1000 euro al mese, le addizionali regionali e comunali. Tolto tutto questo,  l’indennità netta dei deputati è di 4.718 euro al mese.  In quanti vorrebbero uno stipendio così?

Ma Fassino poi "dimentica" di citare anche tutto il resto. Perché i parlamentari hanno anche diritto a una serie di indennità e rimborsi che fanno lievitare il loro stipendio.

Gli stipendi di deputati e senatori

Per quanto riguarda i deputati della Camera, oltre ai 4.718 euro citati dall'ex segretario dei Ds, sono previsti una diaria di  3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. Più rimborsi telefonici (1.200 annui) e per i trasporti (fino a quasi 4.000 euro annui). Un totale che porta dunque lo stipendio ben oltre i 10.000 euro al mese.

I componenti del Senato invece ricevono un'indennità lorda mensile di 11.555 euro, che al netto delle detrazioni citate da Fassino diventano  5.304,89 euro. A questi si aggiungono una diaria di 3.500 euro, un rimborso per le spese di mandato da 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti. Anche in questo caso superiamo abbondantemente i 10.000 euro.

Deputati e senatori hanno diritto poi anche a un assegno di fine mandato, pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo. Una sorta di Tfr (Trattamento di fine rapporto), come per tutti gli altri lavoratori.

Inoltre, l’Ufficio di presidenza della Camera ha stabilito che, dal primo gennaio 2024, i presidenti dei gruppi parlamentari a Montecitorio avranno una indennità aggiuntiva di 1269,34 euro netti al mese, ma non sarà consentito il cumulo di più indennità d’ufficio.

Tra gli stipendi più alti d'Europa

Ma sarà così anche altrove? No, non proprio. Citiamo uno studio del 2017 (le cifre saranno anche cambiate di poco, ma la sostanza rimane) del sito  irlandese thejournal.ie, che ha messo a confronto gli stipendi dei politici europei. E il risultato è che quelli dei parlamentari italiani risultano i più alti.

Ma un'analisi corretta prevede anche di parametrare lo stipendio della classe politica a quello medio dei cittadini. E anche qui il primato è tutt'altro che invidiabile: se in Austria e Germania (altri Paesi dove i politici sono ben pagati) il rapporto è accettabile, da noi i parlamentari guadagnano oltre 4 volte l'italiano medio. Nella vicina Malta, così per dire, lo stipendio è pressoché identico. Chissà cosa direbbe Fassino se fosse un deputato maltese...