Cambio di rotta

Quali manifestazioni saranno vietate con il Decreto Rave (alla fine riscritto da zero)

Il Governo presenta un emendamento per superare lo stallo anche interno alla maggioranza: pene severe solo per gli organizzatori.

Quali manifestazioni saranno vietate con il Decreto Rave  (alla fine riscritto da zero)
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E' stato uno dei primissimi provvedimenti del Governo Meloni, e già a suo tempo aveva suscitato polemiche. Ora il Decreto Rave cambia, e a presentare un emendamento è proprio la stessa maggioranza. Di fatto, con la nuova versione si limita la cerchia della manifestazioni vietate solo agli eventi musicali non autorizzati. Escluse dunque feste e occupazioni scolastiche.

Decreto Rave: vietati solo eventi musicali

In un primo momento aveva fatto saltare tutti sulla sedia l'applicazione del divieto a tutti gli eventi con più di 50 partecipanti. Insieme alla durata della pena (6 anni) che prevedeva l'utilizzo delle intercettazioni per le indagini, era uno degli aspetti più controversi e che avevano fatto maggiormente discutere anche all'interno dello stesso Centrodestra.

E così si è arrivati al cambiamento, anche dell'articolo del Codice Penale interessato, che diventa il 633 bis (il 633 è quello dedicato alla "invasione di terreni o edifici").

Cosa prevede l'emendamento al Decreto Rave

L’emendamento ora limiterebbe il reato a “chiunque organizza e promuove” quella che viene definita la “invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici e privati” ma al solo fine di realizzare “un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento“. Questo se dall’invasione stessa “deriva un concreto pericolo” che riguarda la salute o l’incolumità pubblica, a causa dell’inosservanza delle norme sulla droga, la sicurezza e l’igiene.

Dunque sarebbero escluse dal Decreto le occupazioni scolastiche o le manifestazioni pubbliche.

Come cambiano le pene

Nell'emendamento si parla, naturalmente, anche delle pene. Rimane la reclusione da 3 a 6 anni, ma solo per gli organizzatori, che dunque potrebbero essere sottoposti a intercettazioni telefoniche. Sono inoltre previste multe da mille a 10.000 euro e la confisca dei materiali  “servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché delle cose che ne sono il prodotto o il profitto”.

Anche i partecipanti continuano a essere punibili, ma solo per l'occupazione abusiva (art. 633 Codice Penale), che prevede la reclusione in carcere dai 2 ai 4 anni e una multa dai 206 ai 2.062 euro.

Cosa succede ora

L'emendamento del Governo verrà discusso prima di quelli dei senatori, e punta dunque a superare anche le divisioni interne (basti pensare che Forza Italia ne ha presentati 14, sui 90 totali). In caso di accordo su questo testo, i tempi sarebbero decisamente più brevi e si arriverebbe piuttosto in fretta all'approvazione.

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