Domenica 26 febbraio

Primarie Pd: come, quando e quanto costa votare

A contendersi la segreteria del partito saranno Stefano Bonaccini ed Elly Schlein

Primarie Pd: come, quando e quanto costa votare
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Domenica 26 febbraio 2023 sapremo chi è il nuovo segretario del Pd eletto con le primarie. Ecco un quadro esaustivo su come funzionano le primarie, quanto costa votare, con quali modalità, come funziona il voto online e i programmi dei due candidati definitivi: Stefano Bonaccini ed Elly Schlein che, nella serata di lunedì 20 febbraio 2023, si sono "sfidati" in tv su Sky TG24.

Primarie Pd: come funzionano

Dal 3 al 12 febbraio 2023 si è svolto il voto riservato ai circoli, da cui sono usciti i nomi dei due candidati che si sfideranno ai gazebo nel voto per la segreteria aperto anche i non iscritti al partito.

Questi sono i risultati definitivi della prima fase delle primarie Pd 2023.

    • Stefano Bonaccini 79.787 voti, pari al 52,87%
    • Elly Schlein 52.637 voti, pari al 34,88%
    • Gianni Cuperlo 12.008 voti pari al 7,96%
    • Paola De Micheli 6.475 voti, pari al 4,29%
Bonaccini, Shlein, De Micheli, Cuperlo

A giocarsela saranno dunque il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, sua ex vice e ora deputata.

Quando si vota e chi può votare

Le primarie del Partito Democratico si terranno in data domenica 26 febbraio 2023, dalle ore 8 alle ore 20, in 5.289 seggi-gazebo dislocati in tutta Italia. Inizialmente era il 19 febbraio il giorno prescelto, ma alla fine si è optato per lo slittamento di una settimana vista la vicinanza con le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio.

Ora che sono stati delineati i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti tra gli iscritti nella prima fase, le primarie si svolgeranno il 26 febbraio, con i delegati che proclameranno il nuovo segretario del Partito Democratico durante il Congresso conclusivo.

Per votare non serve per forza essere iscritti al Pd. Possono esprimere la propria preferenza tutte le persone che "dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell'Albo pubblico delle elettrici e degli elettori".

Coloro che vogliono votare dovranno recarsi ai seggi con un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Sono ammessi anche studenti e lavoratori fuori sede, i minorenni (16 anni in su) e i cittadini stranieri di altri Paesi dell'Unione europea ma residenti in Italia, o anche di altri Stati ma "in possesso di permesso di soggiorno".

Confronto Bonaccini-Shlein

Voto online: come funziona e chi ne ha diritto

Il voto online, dopo un lungo dibattitto, è stato alla fine limitato ai malati o i disabili e ai residenti "in località la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l'esercizio del voto, sulla base di criteri determinati dalla Commissione nazionale per il Congresso", nonché alle "persone residenti e/o domiciliate all'estero”.

Possono votare online le persone che siano in possesso di identità Spid e che appartengano alle seguenti categorie:

1) Persone che sono iscritte alle liste elettorali di un comune in cui non ci siano seggi delle primarie e che sia distante almeno 20 km da un comune dove sia presente un seggio delle primarie 2023 (ove non sia diversamente stabilito dalle commissioni provinciali di ridurre tale distanza a 15 km).

2) Persone impossibilitate a recarsi ai seggi per condizioni di disabilità o malattia cronica invalidante che autocertifichino tali condizioni;

3) i lavoratori che nella giornata del 26 febbraio svolgano dei turni o siano in viaggio per motivi di servizio in orari che non permettono la partecipazione al voto fisico nei gazebo e autocertifichino le ragioni dell'impedimento.

Per poter determinare quale sia il collegio di riferimento dei votanti online in Italia e della relativa scheda elettorale, all'atto della preregistrazione con SPID, l'interessato deve caricare sulla Piattaforma un documento che attesti l’iscrizione alle liste elettorali o che attesti il luogo di residenza. Ogni elettrice/elettore che rientri in queste categorie può scegliere alternativamente se votare online sulla Piattaforma oppure votare presso i seggi. Una volta effettuata la preregistrazione sulla Piattaforma, non sarà più possibile votare presso i seggi. Le procedure di preiscrizione possono essere effettuate fino alle ore 23.59 del 22 febbraio.

Tutti gli altri, se vogliono votare, dovranno recarsi ai seggi con un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Sono ammessi anche studenti e lavoratori fuori sede, i minorenni (16 anni in su) e i cittadini stranieri di altri Paesi dell'Unione europea ma residenti in Italia, o anche di altri Stati ma "in possesso di permesso di soggiorno".

Quanto costa votare alle Primarie del Pd

Il contributo stabilito per votare è di 2 euro per sostenere le spese organizzative: non sarà richiesto a chi è iscritto al Pd.

Bonaccini: i punti del programma

Ecco il programma del superfavorito: il 56enne Stefano Bonaccini, attualmente alla guida dell'Emilia Romagna:

- Una convenzione annuale del PD incentrata sugli iscritti e aperta alla partecipazione e al contributo delle associazioni della società, per definire la linea politico-programmatica con gli input dai territori.

- Referendum vincolanti tra tutti gli iscritti sulle grandi scelte, come alleanze e programma di governo.

- Una scuola di politica per formare la nuova classe dirigente e per ascoltare le sue proposte.

- Una comunità per supportare gli amministratori locali, con corsi e attività per formare le competenze dei nuovi amministratori locali.

- Finanziamento sul modello europeo e microdonazioni. Serve un finanziamento pubblico per non lasciare la politica solo ai privilegiati, nella più totale e rigorosa trasparenza e tracciabilità, con lo strumento delle Fondazioni. Servirà stimolare la comunità democratica sul 2x1000, sul crowdfunding – la raccolta fondi trasparente online aperta a tutti –, e sulle donazioni, con un meccanismo che premi i territori e le Federazioni.

- Dare valore ai Giovani Democratici: i GD rappresentano un valore per il partito. Dobbiamo investire nella loro formazione politica e riconoscere la loro crescita con candidature ‘vere’ e non da semplici riempilista.

- Gli stati generali degli iscritti all’estero: la comunità democratica fuori dall’Italia è viva, forte – 7 candidati su 12 eletti alle ultime elezioni politiche – e ben rappresentata. Una delle priorità è istituire “Gli Stati generali della 21a regione” annuali insieme a tutte le Federazioni PD estere.

- Osservatori Democratici Permanenti per confrontarsi una con quella società civile e corpi intermedi che vogliamo rappresentare su ogni tematica principale: lavoro, scuola, salute, ambiente.

- Una legge sulla democrazia interna ai partiti, di cui il PD si farà promotore, volta a introdurre meccanismi di democrazia interna, a rafforzare la trasparenza e la responsabilità sui contributi economici e a garantire la necessaria autonomia della politica.

- Una nuova legge elettorale, o primarie per i candidati: cittadini e territori meritano una legge adeguata per essere rappresentati. Se non sarà possibile cambiarla, faremo primarie di partito.

Schlein: i punti del programma

Ecco il programma della deputata 37enne del Pd, Elly Schlein:

- Immigrazione: per una politica migratoria e di asilo autenticamente europea, che metta in atto il principio di solidarietà e di una equa ripartizione delle responsabilità tra tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, previsti dai Trattati.

- Transizione ecologica: un Green New Deal di investimenti che accompagnino la transizione ecologica necessaria, contribuendo a salvare il pianeta e al contempo rilanciando occupazione di qualità nell’economia verde e circolare. Un piano di step concreti per raggiungere la piena decarbonizzazione entro il 2050, azzerando le emissioni climalteranti, e il 100% di rinnovabili al 2035. Rendiamo tutte le politiche coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

- Giustizia fiscale: per il contrasto all’ elusione ed evasione fiscale, attraverso una definizione condivisa di paradisi fiscali, lo scambio automatico di informazioni, l’armonizzazione degli standard fiscali; spostare il carico fiscale dal lavoro e dall’impresa alle rendite e alle emissioni climalteranti.

- Ue: per un’Europa che sia coraggiosa, capace di investire sul suo domani, di affrontare le sfide del presente vedendosi già al futuro, senza esitazione.

- Uguaglianza: per la battaglia contro le discriminazioni, in ogni loro forma e declinazione, per difendere il diritto di ogni individuo ad affermare pienamente se stesso e a poterlo fare in sicurezza e serenità.

- Difesa del reddito di cittadinanza.

- Sanità: investire di più sul settore pubblico, allineando gli stanziamenti con la media europea, per realizzare una sanità sempre più territoriale e domiciliare; ammodernare gli ospedali, potenziare l’offerta diagnostica e valorizzare i professionisti della sanità.

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