Prima casa esclusa dal calcolo Isee. La proposta di Salvini che potrebbe aumentare i bonus per milioni di italiani
Secondo il vicepremier è una "follia" considerare l'abitazione principale nel calcolo. Il nodo è quello delle risorse

Per accedere a numerosi bonus e contributi gli italiani fanno l'Isee. Che al momento contempla anche la prima casa di proprietà. "Una follia", secondo il vicepremier Matteo Salvini, che in queste ore ha lanciato la proposta di escluderla completamente dai conteggi. Un'ipotesi che garantirebbe a milioni di italiani accesso a vari bonus o contributi più alti.
Salvini: "Togliere la prima casa dal calcolo Isee"
Secondo Salvini, l’attuale metodo di calcolo penalizzerebbe le famiglie che lavorano e dichiarano regolarmente i redditi:
“Se hai una casa di proprietà, sei considerato ricco e resti escluso dai bonus, dagli aiuti per l’asilo, dall’affitto e persino dagli sconti in bolletta”.
A sostegno del leader leghista è intervenuto anche il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, che ha definito la misura “un’idea giusta e utile per il ceto medio”.
Come funziona oggi il calcolo Isee con la prima casa
L’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è il parametro fondamentale per accedere a una lunga serie di agevolazioni: dall’assegno unico per i figli al bonus asilo nido, fino agli sconti sulle bollette o ai contributi per l’affitto.
Attualmente, la normativa non esclude del tutto la prima abitazione, ma ne limita l’impatto:
- vengono detratti 52.500 euro dal valore dell’immobile (soglia che cresce di 2.500 euro per ogni figlio residente);
- della cifra restante, si conteggiano solo i due terzi.
Ad esempio, per una casa con valore Imu di 80.000 euro, l’effetto sull’Isee reale è di circa 18.000 euro. Dunque, la prima casa non impatta in maniera particolarmente considerevole sull'indicatore. Anche se appare evidente che togliendola dal calcolo comunque in molti ne avrebbero vantaggio.
Nella tabella sottostante qualche esempio.
Cosa cambierebbe eliminando la prima casa dal calcolo Isee
Se la proposta della Lega venisse approvata, milioni di famiglie proprietarie di casa vedrebbero abbassarsi il proprio Isee, avvicinandosi di fatto alla situazione di chi vive in affitto.
I possibili effetti sarebbero:
- maggiore accesso ai bonus per famiglie oggi escluse per pochi punti di Isee;
- incremento delle somme ricevute per l'assegno unico (che è proporzionale in base all'Isee);
- platea molto ampia di beneficiari, considerando che in Italia quasi 3 famiglie su 4 possiedono almeno una casa;
- forti vantaggi per chi ha immobili di alto valore, che oggi incidono di più sul calcolo.
I nodi critici: costi e risorse per i bonus
Il vero problema resta quello delle risorse. Allargando la platea dei beneficiari, lo Stato dovrebbe finanziare con miliardi aggiuntivi misure come l’Assegno unico, i contributi per la scuola o gli sconti energetici. Al momento, però, i fondi disponibili per la prossima manovra economica sono molto limitati.
Per questo motivo la vicenda è ancora tutta da scrivere, ma certamente la proposta del vicepremier è destinata ad alimentare il dibattito.