Prima cabina di regia: ecco cosa intende fare il Governo contro la crisi idrica
Durante l'incontro è stata sottolineata la necessità di agire con urgenza in cinque Regioni a forte rischio siccità
Si è tenuta lo scorso venerdì, 5 maggio 2023, a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia per la crisi idrica, istituita dal Decreto legge 39/2023 (cd Dl Siccità) approvato il 14 aprile u.s..
Cabina di regia crisi idrica: cosa intende fare il Governo
All’incontro, presieduto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno partecipato tra gli altri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, il vice ministro dell’Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all’Economia e finanze Lucia Albano e il capo ufficio legislativo del Ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione Mario Capolupo. Presente anche il dott. Nicola Dell’Acqua, nominato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica.
Durante l’incontro è stato stabilito di dare priorità a quegli interventi che, anche se non in fase di progettazione avanzata, possano contribuire alla risoluzione dei problemi più urgenti, ed è stata quindi avviata, su richiesta del MIT e del MASE, la ricognizione delle richieste provenienti dai territori.
Interventi in cinque regioni
In tal senso, sono stati già individuati i primi interventi in 5 regioni: Lombardia; Piemonte; Veneto; Emilia Romagna e Lazio, per un investimento complessivo di 102.030.000 euro messi a disposizione dal MIT.
Tra gli obiettivi della Cabina di regia, in sinergia con Commissario straordinario Nicola Dell’Acqua, lo snellimento delle procedure amministrative al fine di fornire risposte concrete e urgenti ai territori. Come previsto dal Dl Siccità, inoltre, la Cabina di regia ha assegnato inoltre priorità ai progetti di dissalatori di acqua marina, come strumento di transizione per affrontare le fasi emergenza.
Un esempio in tal senso è il progetto presentato nei mesi scorsi dal sindaco di Genova Marco Bucci, che prevede di unire l’acqua proveniente dai depuratori a un’eguale quantità di acqua marina, per poi trasportare nel Nord Italia l’acqua desalinizzata, utilizzando una pipeline, una tubatura già esistente e inutilizzata al porto Petroli di Genova.
La Cabina di regia per la crisi idrica ha inoltre avviato una ricognizione nei ministeri interessati delle risorse disponibili destinate, a legislazione vigente, a interventi nel settore idrico al fine di programmare ulteriori interventi nel breve periodo. Durante l’incontro, è stata decisa inoltre la costituzione di tavoli tecnici interministeriali dedicati alle diverse tematiche afferenti alla crisi idrica, che avranno il compito di supportare il lavoro della Cabina di regia.
Chi è il commissario straordinario Nicola Dell'Acqua
Nicola Dell'Acqua, come detto, è stato nominato dal Governo come Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica.
Originario di Castelnuovo del Garda (Verona), 58 anni, ha ricoperto diversi incarichi pubblici in ambito agricolo, tra cui quello di direttore di Veneto Agricoltura, un ente della Regione Veneto.
Dell’Acqua resterà in carica fino alla fine dell’anno. Aperta anche la possibilità di un rinnovo fino alla fine del 2024. Il ruolo di commissario era stato istituito lo scorso 6 aprile e da allora si attendeva la nomina.