Nuovo presidente della Repubblica, voteranno anche i sindaci?
Una nuova suggestione in vista dell'elezione del nuovo capo dello Stato.
Anche i sindaci tra gli elettori del nuovo presidente della Repubblica? La proposta è stata lanciata dal presidente dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani, Antonio Decaro, primo cittadino di Bari e sta trovando consensi soprattutto all'interno del Centrosinistra.
Il presidente della Repubblica sarà eletto anche dai sindaci?
Per designare il successore di Sergio Mattarella che a breve vedrà scadere il proprio mandato di sette anni e (almeno per il momento) non sembra sentirci sul fatto di ripetere un "breve mandato bis" come già fatto da Giorgio Napolitano, potrebbero essere coinvolti anche i sindaci come "grandi elettori". Come detto, la proposta era stata lanciata dal primo cittadino di Bari e in queste ultime ore è stata "sposata" in toto anche dal governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che ha parlato di "occasione storica" dichiarandosi disposto anche a cedere il proprio posto (come governatore) nella delegazione dei "grandi elettori" dell'Emilia Romagna.
Voto dei sindaci, anche Beppe Sala favorevole
E in questi ultimissimi minuti ore è arrivato anche il sostegno all'idea anche da parte del sindaco di Milano, Beppe Sala a margine dell'assemblea Anci a Parma:
"E' una cosa corretta e apprezzo moltissimo quello che ha detto Bonaccini, che si è spinto molto in là, dicendo di essere disponibile a lasciare il suo posto. Il problema non è lasciare il posto, ci dovrà essere decisione per regolamentare la cosa, ma io sono assolutamente favorevole".
Presidente della Repubblica: cosa dice la Costituzione e il precedente di Renzi
La previsione del voto di un sindaco nella delegazione regionale dei grandi elettori non è esclusa dalla Costituzione. E' questo fondamentalmente il motivo per cui Decaro ha avanzato la proposta ("Non servirebbe alcun tipo di legge o riforma), ma nella prassi ciò non è mai accaduto. Le delegazioni regionali hanno sempre visto la partecipazione al voto per il presidente della Repubblica del governatore della Regione, del presidente del Consiglio regionale e di un rappresentante dell'opposizione (votato dal Consiglio stesso). L'idea di Decaro per il Quirinale non è del tutto nuova: già nel 2013 un'ipotesi del genere aveva visto la possibile partecipazione di Matteo Renzi (allora sindaco di Firenze), ma la cosa non si concretizzò.