La reazione

Ponte sullo Stretto, riunione d’urgenza a Palazzo Chigi: il Cdm può “forzare” il progetto

La Corte dei Conti: "Rispetto per i magistrati e per le sentenze"

Ponte sullo Stretto, riunione d’urgenza a Palazzo Chigi: il Cdm può “forzare” il progetto

Il Governo non ci sta e vuole superare lo stop imposto dalla Corte dei Conti al Ponte sullo Stretto di Messina. La premier Giorgia Meloni ha infatti convocato una riunione urgente a Palazzo Chigi, a seguito della decisione della Corte dei Conti che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess relativa all’opera.

Secondo una nota ufficiale, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si è recato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) per confrontarsi con tecnici, manager e uffici, con l’obiettivo di individuare una soluzione che consenta l’avvio dei lavori.

“Il ministro è determinato a far partire il progetto”, si legge nella dichiarazione.

Alla riunione parteciperà anche il vicepremier Antonio Tajani in collegamento video durante il volo che lo porta in Inghilterra.

Come il Governo può superare lo stop della Corte dei Conti

Secondo la normativa vigente, in caso di rifiuto della registrazione da parte della Corte, il Governo può procedere richiedendo una deliberazione specifica del Consiglio dei Ministri, che ha la facoltà di confermare la realizzazione dell’opera qualora risponda a interessi pubblici di rilevanza superiore.

La deputata di Forza Italia, Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, ha chiarito:

“Nelle prossime settimane il Governo potrà assumersi la responsabilità politica di superare i rilievi della Corte dei Conti. Se il Consiglio dei Ministri confermerà la necessità dell’atto, la Corte sarà comunque tenuta a registrarlo con riserva”.

Siracusano ha sottolineato che un atto registrato con riserva mantiene piena efficacia legale, pur lasciando eventuali responsabilità politiche al governo.

Anche Tullio Ferrante, sottosegretario al Mit, ha confermato:

“Il progetto del Ponte proseguirà. Negli ultimi anni singolari pronunce giudiziarie hanno tentato di bloccare riforme e provvedimenti del governo”.

La replica della Corte dei Conti

La Corte dei Conti ha precisato che la valutazione riguarda esclusivamente profili giuridici e di tutela della spesa pubblica, senza esprimersi sul merito o sull’opportunità dell’opera. Le motivazioni della decisione saranno pubblicate entro 30 giorni e riguardano aspetti come:

  • Coperture economiche del progetto;
  • Affidabilità delle stime di traffico;
  • Conformità alle normative ambientali e europee sul superamento del 50% del costo iniziale.

La Corte ha ribadito che le sentenze e deliberazioni devono essere rispettate, anche se criticate, in quanto garantiscono regolarità e trasparenza della spesa pubblica. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha espresso solidarietà ai magistrati contabili, sottolineando l’importanza del loro ruolo di controllo.

Critiche dell’opposizione

Non si è fatta attendere la risposta dell’opposizione. Pd, M5S e Avs hanno definito la reazione del Governo “di inaudita gravità”, denunciando un tentativo di “porsi al di sopra della legge”. Il deputato Andrea Casu ha richiesto un’informativa urgente in Aula, mentre Francesco Boccia, capogruppo PD al Senato, ha sottolineato l’importanza del rispetto del parere della Corte dei Conti per tutelare i fondi pubblici.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà:

“La Corte dei Conti conferma i nostri dubbi. È inaccettabile che un’opera cosi impattante possa andare avanti pur di fronte alle numerose irregolarità formali e sostanziali”.