IL CASO DEL GIORNO

Pluto e Fido? Ora i cani li chiamano Giovanni e Maria e il ministro bacchetta i padroni

L'uscita della rappresentante del Governo sugli amici a quattro zampe è destinata a sollevare un polverone. Il precedente di Papa Francesco

Pluto e Fido? Ora i cani li chiamano Giovanni e Maria e il ministro bacchetta i padroni
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Vi ricordate Pluto e Fido? Erano i nomi più in voga e spesso associati ai cani, ai nostri amici a quattro zampe.

Ma ora questi nomi sembrano andati definitivamente in pensione lasciando il posto ai nomi più conosciuti alla nostra anagrafe e generalmente usati per le persone.

Ma il ministro non ci sta e attacca senza mezze misure i padroni degli animali per questa "rivoluzione anagrafica".

Ai cani i nomi delle persone: il ministro attacca i padroni

Ecco allora che quanto accaduto nelle ultime ore a un convegno organizzato dai giovani di Fratelli d'Italia rischia di diventare un clamoroso caso nazionale oltre a sollevare un polverone mediatico come già in effetti sta accadendo.

Ma cosa è successo esattamente?

E' tutto molto semplice: il ministro della Famiglia Eugenia Roccella (nella foto di copertina) è tornata su un tema molto caro tra l'altro anche a Papa Francesco: la rivalità tra cani e bambini.

E anche il Pontefice non aveva mancato di rimproverare i padroni degli animali, raccontando tra l'ironico e l'arrabbiato di quando recentemente una donna gli abbia chiesto di battezzare il proprio cane.

Attacco ai padroni per i nomi "umani" agli animali

Roccella nel corso del convegno per evitare preventivamente delle polemiche ha osservato:

"Amo moltissimo cani e gatti, ho un cane e quattro gatti. Non è dunque una questione di ostilità nei confronti degli animali, ma quando mi capita di portare il cane ai giardinetti sento il richiamo degli altri proprietari. Li chiamano e sento Giovanni, Eugenio, Riccardo. Addirittura nomi compositi, ho sentito pure Giovanni Maria".

"Più che amore, si genera confusione"

Ma non solo. Il ministro del Governo Meloni ha chiarito ulteriormente il concetto e la sua posizione, in un momento tra l'altro dove la natalità in Italia è ai minimi storici, mentre la presenza di cani e gatti nelle nostre case è cresciuta in maniera esponenziale:

"Comincia a diventare una confusione non casuale perché questo tentativo di appaiare i nomi che si danno ai bambini, i nomi umani, a quelli dei cani, è sintomo di un desiderio, di un bisogno che evidentemente c'è".

La titolare del Ministero della Famiglia ha anche aggiunto:

"Si tratta di "un bisogno di affettività, di famiglia, che viene trasferito in maniera impropria sugli animali, sui cagnolini e così via".

Il precedente di Papa Francesco

Come detto, la sortita del ministro ha avuto nelle scorse settimane un precedente ancor più clamoroso.

Anche Papa Francesco infatti aveva sottolineato che si vedono passeggini che girano per la città e poi dentro al passeggino trovi il cagnolino. Fino all'aneddoto raccontato in modo stizzito della donna che gli aveva chiesto di battezzare il suo amico a quattro zampe.

L'allarme del ministro e la sua reazione alle polemiche

A conclusione del convegno il ministro ha lanciato quello che di fatto è ormai da mesi un vero e proprio allarme, il crollo delle nascite:

“Questo punto è una spia di una situazione che stiamo vivendo e che fa sì che il nostro futuro sarà una next generation sempre più piccola e striminzita".

Ma Roccella ne ha anche approfittato per rintuzzare le inevitabili polemiche:

"Girando per il web, il mio nuovo obiettivo sembrerebbe essere la rivolta contro i nomi umani ai cani e ai gatti. Che fare? Riderci su? Prendiamola come un’occasione per dire cosa penso davvero. Amo i cani e i gatti, ne ho sempre avuti e tuttora a casa mia vivono un cagnolino zoppo salvato dalla strada, che si chiama Spock, e tre gatti dai nomi simil-umani: Donald (perché è rosso col ciuffo come Trump ), Oliver, Colette".

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