Perché non si farà più il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein
Serviva l'ok della maggioranza delle altre forze politiche, che non è arrivato
Il confronto tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein non si farà. Previsto per giovedì 23 maggio 2024 a Porta a Porta, con Bruno Vespa nei panni di "arbitro", è stato annullato.
Meloni-Schlein, niente confronto
Dopo mesi di trattative, l'aveva spuntata Bruno Vespa, che giovedì' 23 maggio 2024 avrebbe dovuto ospitare il confronto in vista delle Europee tra la premier e la segretaria del Pd. E invece non si farà nulla.
A mettersi di "traverso" è stata l'Agcom, l'Autorità garante per le comunicazioni, che aveva nelle scorse ore fatto notare che per il confronto tra le leader dei partiti avrebbe avuto bisogno del benestare delle altre forze politiche (o almeno della maggioranza di esse). La Rai ci ha provato, ma ha dovuto alzare bandiera bianca.
La parità di trattamento sarebbe stata garantita "dall'offerta a tutti i soggetti politici della medesima opportunità di confronto". Lo schema proposto da Vespa per superare l'impasse era quello di una serie di confronti tra i principali leader: dopo Meloni-Schlein, sarebbe potuto andare in scena un Conte-Salvini o un Calenda-Tajani e via dicendo. Ma la metà delle forze politiche invitate (solo due oltre a Pd e FdI hanno detto sì, sembrerebbe Lega e Italia Viva) hanno declinato l'invito, facendo di fatto saltare il banco.
Perché è saltato il confronto
A spiegare le motivazioni è la stessa tv di Stato in una nota:
"Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti".
"Il servizio pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della par pondicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità”.
peccato che è stata proprio la maggioranza a non volere il confronto
Certo, l'On. Meloni l'avrebbe asfaltata, quindi meglio evitare figuracce in piena campagna elettorale