Opposizioni all'attacco della premier Meloni per la mancata partecipazione al vertice dei "volenterosi"
"Italia isolata". La Presidente del Consiglio ribadisce che il nostro Paese è contrario all'invio di truppe, ma Macron replica: "C'è un errore di comunicazione, non ne abbiamo parlato"

Opposizioni all'attacco della premier Meloni. E' ancora alta tensione tra Governo e Centrosinistra.
Dopo il burrascoso "Premier time" in Parlamento di metà settimana, non si placano le polemiche verso l'Esecutivo e in particolare nei confronti della presidente del Consiglio.
Nel mirino delle minoranze questa volta è finita la mancata partecipazione al "vertice dei volenterosi" in Albania.
Meloni "bigia" il vertice, Centrosinistra all'attacco
Ecco allora che, come detto, le opposizioni politiche del nostro Paese, praticamente in coro, si sono scagliate contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’assenza dell’Italia al recente vertice dei cosiddetti “volenterosi”, un summit informale tra alcuni Paesi europei impegnati a rilanciare l’integrazione politica e a rispondere alle sfide geopolitiche e democratiche che investono l’Unione.

Nella fattispecie, il vertice, era stato convocato a Tirana a margine di un più ampio incontro tra capi di Stato e di Governo e ha visto la partecipazione di leader di primo piano come Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Pedro Sánchez, oltre a Keir Starmer, Friedrich Merz, Donald Tusk e Volodymyr Zelensky.
Sul tavolo c'era il rafforzamento della cooperazione su dossier strategici quali difesa comune, politica estera condivisa, transizione verde e migratoria, ma soprattutto una soluzione al conflitto Russia-Ucraina.
L’assenza dell’Italia ha fatto discutere, non è passata inosservata e ha sollevato interrogativi sia sul piano diplomatico sia sul fronte politico interno.
I "volenterosi" al telefono con Trump
Ma non solo. Il gruppo dei "volenterosi" ha avuto anche un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Al centro della telefonata, l'aggiornamento degli sforzi compiuti dall'Europa per negoziare con i russi e arrivare alla fine del conflitto in Ucraina.
L'esito della chiacchierata con il numero uno della Casa Bianca è stato riassunto dal premier polacco Tusk:
"Continueremo a lavorare insieme. Il compito principale è mantenere l'unità dei partner europei e americani intorno alla questione ucraina. La posizione russa non può essere definita in alcun modo costruttiva".
Dal Pd e +Europa bordate alla premier
Ma è sul fronte italiano, in politica interna, che si è sollevato un corposo polverone di polemiche.

La prima ad andare all'attacco, complici le tensioni dei giorni scorsi in Parlamento, alla Camera, sul tema sanità, è stata la segretaria del Partito democratico Elly Schlein che ha parlato apertamente di "isolamento politico internazionale" dell'Italia:
"Il nostro presidente del Consiglio ha scelto di non esserci per non disturbare i suoi alleati sovranisti in Europa. Non è accettabile che l’Italia si defili dai momenti in cui si decide il futuro dell’Unione. Meloni ha fatto una scelta politica precisa: quella di non stare con chi lavora per più Europa, più integrazione e più democrazia".
Critici anche Movimento 5 Stelle e +Europa che praticamente sulla stessa lunghezza d'onda di toni e contenuti hanno denunciato:

"Siamo davanti a una strategia miope, che “sacrifica il peso dell’Italia nei tavoli che contano sull’altare di una sterile propaganda identitaria".
Conte durissimo: "Figuraccia dell'Italia"
In particolar modo è stato però il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ad assumere una posizione durissima nei confronti della premier:
"Grazie a Meloni si è consumata una delle peggiori figuracce fatta dall’Italia sulla scena internazionale. A Tirana si è svolto un vertice tra leader europei e Trump sull’Ucraina, mentre Meloni è rimasta isolata a scambiarsi cortesie con Edi Rama. Per rimediare Meloni si è inventata la solita menzogna: non c'ero perché sono contraria all’invio di truppe. Peccato che i leader presenti sono dovuti intervenire per chiarire che si è parlato di un cessate-il-fuoco e non di invio di truppe, mettendo anzi in guardia dalla diffusione di false notizie che potrebbero far salire la tensione tra Russia e Ucraina. Peccato che al vertice ha partecipato anche la Polonia che va ripetendo da tempo che non è disposta a inviare truppe".

E ancora:
"L’Italia poteva partecipare, ricevere aggiornamenti ed esprimere la propria posizione. O serviamo solo per mandare armi a Kiev in silenzio, prendere baci in testa, acquistare gas e armi americane? La verità è che se vuoi tenere il piede in due o tre scarpe e ti barcameni ambiguamente, alla fine non sei affidabile per nessuno. Non puoi scommettere con Biden sulla “vittoria militare sulla Russia”, un attimo dopo genufletterti con Trump che ha una strategia opposta e ancora stare con gli alleati europei senza contraddirti. Ed è per questo che non ti invitano. Meloni forse crede che gli italiani siano imbecilli: in realtà, tutti iniziano a capire come stanno realmente le cose".
Infine Renzi, che ha definito Meloni un'influencer ininfluente:
"Meloni mente sapendo di mentire. La riunione di oggi a Tirana non era finalizzata a inviare le truppe, come lei ha detto alla stampa. Era invece la riunione dei Paesi che stanno lavorando a un accordo di pace vero e duraturo. Macron lo ha spiegato chiaramente. Ma la Meloni, che si è esclusa da sola dal gruppo di testa dell’Europa, rilancia FakeNews. Spiace dirlo ma abbiamo una Premier che mente su questioni delicatissime. Non è così che si rende l’Italia un Paese credibile".
Meloni mente sapendo di mentire. La riunione di oggi a Tirana non era finalizzata a inviare le truppe, come lei ha detto alla stampa. Era invece la riunione dei Paesi che stanno lavorando a un accordo di pace vero e duraturo. Macron lo ha spiegato chiaramente. Ma la Meloni, che…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 16, 2025
La replica del nostro presidente: "Non partecipiamo a format sull'invio di truppe"
Al divampare delle polemiche, sia fonti di Palazzo Chigi che la stessa presidente del Consiglio hanno cercato di minimizzare l'importanza del vertice.

"L'Italia ha da tempo dichiarato che non è disponibile a inviare truppe in Ucraina e non avrebbe senso partecipare a formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Credo sia un fatto di coerenza e chiarezza".
E all'opposizione Meloni ha ribattuto:
"A chi si lamenta, all'opposizione per esempio, chiedo la stessa chiarezza e la stessa coerenza: ci si chiede di partecipare a questi formati perché dobbiamo mandare le truppe in Ucraina o perché dobbiamo farci una foto e poi dire di no. Bisogna essere seri e io sono una persona seria. Dopodiché l'Italia, che sostiene l'Ucraina continua a partecipare a tutti gli altri format, a tutti gli altri tavoli, a tutti gli altri livelli, a tutte le altre iniziative".
La risposta di Macron a Meloni: "Invio truppe? false informazioni, non ne abbiamo parlato"
A stretto giro di posta è arrivata la controreplica all'indirizzo proprio di Meloni di Emmanuel Macron:

"C'è un errore di interpretazione, non abbiamo parlato di inviare truppe, la discussione era per un cessate il fuoco in Ucraina, domenica e oggi. Guardiamoci dal divulgare false informazioni, ce ne sono a sufficienza di quelle russe".
Che subito prima di Macron un ministro della delegazione GB aveva detto l'esatto contrario. Conte vuole provare Kiev della armi da due anni a questa parte dopo aver contratto impegno vincolante con la Nato per aumentare al 2% del PIL la spesa per le armi. E c'è ne sarebbe anche per Elly e gli altri che parlano senza ricordare ciò che han detto ieri, l'altro ieri e i giorni prima ancora contraddicendosi