DECRETO SICUREZZA

Occupazione immobiliare: Meritocrazia Italia invita il Governo a una maggior responsabilizzazione

"È necessario individuare e distinguere i problemi sottesi al fenomeno occupativo, creando una rete di supporto alle persone prive di un alloggio anche mediante l’ausilio dei Servizi Sociali"

Occupazione immobiliare: Meritocrazia Italia invita il Governo a una maggior responsabilizzazione

“I recenti interventi normativi e giurisprudenziali in materia di sgomberi forniscono un dato interessante: si sta attuando un bilanciamento molto teso degli interessi in gioco, da un lato il non ignorare il diritto dei più fragili a una abitazione, e dall’altro il riconoscimento dell’interesse del privato proprietario a trovare piena tutela nell’ipotesi in cui si trovi occupato un immobile da soggetti terzi”.

Così il movimento politico Meritocrazia Italia.

“La l. 9 giugno 2025, n. 80, di conversione in legge del d.l. 11 aprile 2025 n. 48 (c.d. decreto sicurezza), ha introdotto una nuova fattispecie di reato, quello di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”, per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive, sanzionate con la reclusione da due a sette anni. Si vuol creare un forte effetto deterrente contro un fenomeno che, secondo il Governo, ha assunto proporzioni allarmanti“.

L’aspetto più innovativo del decreto sicurezza riguarda però le procedure di sgombero – scrive ancora Meritocrazia Italia -. Il nuovo art. 321 bis c.p.p. stabilisce che, quando l’immobile occupato rappresenta “l’unica abitazione effettiva del denunciante”, la polizia giudiziaria può procedere al rilascio immediato dell’immobile senza attendere l’autorizzazione del magistrato, potendo, in caso di resistenza o diniego, disporre coattivamente il rilascio previa autorizzazione del pubblico ministero, che può essere resa anche oralmente o per via telematica”.

“La Cassazione è intervenuta di recente con una pronuncia dalla quale si evince chiaramente l’ottica garantista per i proprietari degli immobili occupati. Evitando qualsiasi escamotage o pretesto estraneo alla natura legittima del diritto e riconoscendo una netta distinzione dei diritti e dei soggetti coinvolti nelle vicende delle occupazioni degli immobili, i giudici hanno ritenuto di affermare che singole condizioni soggettive non possono fungere da deterrente al rispetto della legge, e quindi nel caso specifico hanno stabilito che la presenza “di minori o soggetti fragili” non rappresenti circostanza sufficiente ad arrestare l’azione di sgombero dell’immobile, in presenza di un provvedimento giudiziario da porre in esecuzione”.

“È chiaro dunque che il messaggio che si vuole diffondere è quello di sensibilizzare e responsabilizzare maggiormente il Governo e tutelare il privato cittadino che non può subire gli effetti del disagio sociale in atto. Un soggetto privato non può farsi carico suo malgrado dell’emergenza abitativa, dovendo essere compito dello Stato garantire a tutti i cittadini una vita dignitosa e la possibilità di un’abitazione anche a costi competitivi o riconoscendo sovvenzioni statali per le fasce più deboli”.

Le proposte di Meritocrazia Italia

Meritocrazia Italia invita il Governo a una maggiore responsabilizzazione in materia di occupazione immobiliare. “È necessario comprendere, individuare e distinguere i problemi sottesi al fenomeno occupativo, creando una rete di supporto alle persone prive di un alloggio anche mediante l’ausilio dei Servizi Sociali” e pertanto propone:

  • di investire maggiori risorse economiche nella realizzazione di nuovi edifici residenziali pubblici al fine di consentire lo scorrimento delle graduatorie comunali per l’assegnazione delle singole unità immobiliari;
  • di migliorare la rete infrastrutturale con riadeguamento di strutture esistenti e recupero immobili dismessi per la realizzazione di nuovi edifici residenziali pubblici;
  • di fornire sostegno alle famiglie fragili non solo mediante elargizione di bonus e altre sovvenzioni già riconosciute, ma prevedendo procedure di supporto ulteriori che consentano di far fronte alle diverse esigenze dei soggetti interessati.