Bilancio dopo tre mesi

Nuovo Codice della Strada, la metà delle patenti ritirate per il cellulare al volante

Calano gli incidenti e i morti (-61 rispetto allo stesso periodo di un anno fa). La soddisfazione di Salvini

Nuovo Codice della Strada, la metà delle patenti ritirate per il cellulare al volante
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Un calo del 5,5% degli incidenti stradali che ha determinato un -20,4% di vittime e un -8,8% di feriti. Significa 61 morti in meno in tre mesi.

È quanto emerge dai dati di Polizia Stradale e Carabinieri, condivisi dal Viminale con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che consentono di confrontare quanto avvenuto nei primi tre mesi di entrata in vigore del nuovo Codice della strada con lo stesso periodo di un anno fa.

Codice della Strada, il bilancio dopo tre mesi

In particolare, sono stati rilevati:

  • 226 incidenti mortali (lo scorso anno erano 274);
  • 238 deceduti (lo scorso anno erano 299);
  • 5.712 incidenti con lesioni (lo scorso anno erano 6.227);
  • 8.407 persone ferite (lo scorso anno erano 9.222).

In tre mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, 203.753 conducenti si sono sottoposti a controlli etilometri e/o precursori. Tra loro, l’1,7% ha subìto sanzioni per guida in stato di ebbrezza e lo 0,2% per guida dopo aver assunto stupefacenti.

Come anche in passato, manca il raffronto con i dati delle Polizie Locali (così come nel paragone col passato).

La metà delle patenti ritirate per il cellulare alla guida

Interessante aggiungere, inoltre, che su 17.607 patenti ritirate, per 8.912 casi è conseguenza del cellulare alla guida (50,6%).

"L'uso del cellulare rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente, in coerenza con la pericolosità e diffusione di questo comportamento scorretto", fanno sapere dal Ministero.

"Preoccupazioni infondate"

Soddisfazione espressa dal Mit, che prende posizione anche sulle polemiche che hanno accompagnato l'iter e il primo periodo di attività del nuovo Codice della Strada.

"Anzitutto, le preoccupazioni per controlli irrazionali su droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si coglie l’occasione per ribadire che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con il nuovo codice".

"A questo proposito va ribadito che alcuni provvedimenti citati dai media negli ultimi giorni - come le multe ai ciclisti in stato di ebbrezza - sono figlie di regole in vigore da decenni, e che fanno riferimento all’articolo 186 del codice che risale al 1992".

Esprime soddisfazione anche il ministro Matteo Salvini:

"Meno vittime, meno feriti, meno incidenti. Molto incoraggianti i dati di Polizia stradale e Carabinieri, a tre mesi dall’introduzione del nuovo Codice della Strada".

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