“L’aspirazione universale alla pace deve tornare a essere un obiettivo urgente e condiviso dell’intera comunità internazionale. È una responsabilità collettiva dalla quale non possiamo evadere.”
Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto un messaggio di forte valore politico e morale rivolto ai ministri degli Esteri e ai rappresentanti istituzionali riuniti oggi, 6 ottobre 2025, al Quirinale, in occasione della XII Conferenza Italia America Latina e Caraibi, promossa ogni due anni dal Ministero degli Esteri.
XII Conferenza Italia America Latina e Caraibi al Quirinale
Il capo dello Stato ha voluto ricordare come il mondo si trovi di fronte a un quadro geopolitico sempre più instabile, segnato da conflitti armati, minacce alla democrazia e al multilateralismo, e da una crescente tendenza a “normalizzare il ricorso alla forza” come soluzione delle controversie.
Dal Quirinale è arrivato quindi un monito alla comunità internazionale: tornare a considerare la pace, la cooperazione e il rispetto del diritto internazionale come pilastri essenziali del vivere comune.
La Conferenza, giunta alla dodicesima edizione, rappresenta un momento chiave nel dialogo tra Italia, America Latina e Caraibi, con la partecipazione di delegazioni ministeriali, diplomatiche e istituzionali provenienti da oltre trenta Paesi.
Un’occasione – ha sottolineato il Presidente – per “rafforzare i legami storici, politici ed economici” e riaffermare la volontà di lavorare insieme su sfide globali condivise, dal cambiamento climatico alla transizione energetica, fino alla difesa della democrazia.
Il discorso integrale del Presidente Sergio Mattarella
“La Repubblica Italiana ha l’onore di riunire ancora una volta, a Roma, gli Alti rappresentanti istituzionali latinoamericani e caraibici.
Sono lieto di rivolgere il mio saluto alle Autorità presenti a questa XII Conferenza, un appuntamento che trae la sua più genuina ispirazione dai solidi vincoli umani, storici, politici ed economici che legano i nostri Paesi.
Le relazioni tra l’Italia e l’America Latina e i Caraibi si fondano sulla condivisione di valori e sul riconoscimento dell’importanza del dialogo multilaterale. I rapporti di solidarietà e cooperazione, estesi a settori sempre nuovi, ne sono la diretta testimonianza.
Ad agevolarne il quotidiano sviluppo concorrono le intense attività delle nostre reti diplomatiche e quelle dell’Istituto Italo-latino americano, che valorizzano la feconda vicinanza tra i nostri popoli, grazie anche al contributo delle storiche comunità di origine italiana in America Latina e nei Caraibi, così come della dinamica presenza di cittadini latinoamericani e caraibici in Italia.
L’attuale scenario geopolitico pone dinanzi a noi sfide sempre più complesse: i mutamenti nei rapporti commerciali globali e il cambiamento climatico; le minacce alla democrazia, al multilateralismo e al sistema internazionale basato sulle regole, ma, soprattutto, una preoccupante tendenza a normalizzare il ricorso alla forza come strumento plausibile di soluzione delle controversie tra gli Stati.
Ne osserviamo la tragica manifestazione nei numerosi conflitti armati che affliggono popoli e aree anche a noi vicine, e che pensavamo di avere da tempo riposto negli angoli della nostra memoria collettiva.
A ottant’anni dalla fondazione delle Nazioni Unite, l’aspirazione universale alla pace deve tornare a essere obiettivo urgente e condiviso dell’intera comunità internazionale.
È una responsabilità collettiva dalla quale non possiamo evadere.
Italia, Unione Europea, i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, guardano alla realtà internazionale da una prospettiva che predilige cooperazione, costruzione della fiducia, crescita condivisa, rispetto del diritto.
Il dialogo tra i due continenti può portare a risultati fondamentali.
Tappe come i recenti accordi dell’Unione Europea con il Mercosur e il Messico rappresentano scelte lungimiranti per l’affermazione di un ordine internazionale rispettoso di ogni popolo e di ogni Stato.
Allo stesso modo, guardiamo con fiducia anche al prossimo Vertice UE–CELAC di novembre, che costituirà, certamente, un’ulteriore occasione per proporre nuove iniziative a beneficio delle due regioni.
Auspico che i lavori della XII Conferenza Italia America Latina e Caraibi, con la qualificata partecipazione che la caratterizza, sappiano confermare l’impegno e la determinazione della comunità di Stati rappresentati nel difendere i valori della pace, della giustizia sociale, dello sviluppo e della democrazia.”
Italia promotrice di dialogo
Con questo intervento, Mattarella riafferma la vocazione internazionale dell’Italia come promotrice di dialogo, pace e multilateralismo, in un contesto mondiale segnato da divisioni e tensioni.
Il Presidente ha voluto parlare non solo ai leader riuniti al Quirinale, ma anche all’intera comunità internazionale, richiamandola a una “responsabilità collettiva” di fronte alla deriva della violenza e della guerra.