"Nazioni sorelle che parlano la stessa lingua": Meloni a Villa Taverna per la Festa dell'indipendenza americana
Solo Giuseppe Conte per l'opposizione
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Villa Taverna ha fatto da cornice alla celebrazione del Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti, alla presenza della Presidente del Consiglio GiorgiaMeloni, del nuovo ambasciatore americano TilmanFertitta e dei principali vertici istituzionali italiani.
È la prima volta per la leader di Fratelli d’Italia in questa ricorrenza da quando è a capo del governo. Ed è stata l’occasione per riaffermare l’importanza del legame storico e strategico tra Italia e Stati Uniti, “nazionisorelle” che, oggi più che mai, “parlano la stessa lingua”, ha affermato Meloni.
Ad accogliere la delegazione italiana — tra cui i vicepremier AntonioTajani e MatteoSalvini, e il presidente del Senato IgnazioLaRussa — ci hanno pensato i bersaglieri e le parole calorose dell’ambasciatore Fertitta: "Adoro il nostro rapporto con l’Italia, è fantastico". Poche le presenze dell’opposizione, con il solo GiuseppeConte, leader del Movimento 5 Stelle, a rappresentarla.
Il discorso bilingue di Meloni
Meloni ha tenuto un discorso bilingue, italiano e inglese, nel quale ha ribadito più volte il valore simbolico e politico della celebrazione americana del 4 luglio. "
"Ho sempre guardato con un pizzico di ammirazione al modo con il quale il popolo americano festeggia la propria indipendenza", ha affermato. "È più di una festa nazionale, è una dichiarazione d’amore per la propria nazione".
Giorgia Meloni
Nel suo intervento, la premier ha citato il filosofo francese Ernest Renan per esaltare il concetto di nazione come “grandesolidarietà” basata sulla volontà quotidiana di vivere insieme e di compiere sacrifici comuni. Un’idea che, secondo Meloni, accomuna la celebrazione americana con quella italiana del 17marzo, anniversario dell’Unità d’Italia.
Al centro del discorso, il richiamo forte all’unità dell’Occidente, che la premier considera "condizione imprescindibile" per affrontare le grandi sfide globali, anche quando gli alleati non condividono pienamente le stesse posizioni.
"Italia e Stati Uniti parlano oggi la stessa lingua su molti dossier", ha detto, sottolineando l’importanza di "lealtà, rispetto reciproco e consapevolezza che la forza dell’uno è anche la forza dell’altro".
La rappresentanza di Governo presente alla celebrazione
Non è mancato un passaggio dedicato al presidente americano DonaldTrump, che Meloni ha ringraziato per la nomina di Fertitta, definito "unamicodell’Italia", anche per le sue origini italo-americane.
"Con il presidente Trump abbiamo sempre ricordato questo legame straordinario, unico. Non come un’eredità da conservare, ma come un punto di partenza per rafforzarlo".
"Mantenere compatto l'Occidente"
Nel contesto internazionale attuale, segnato da tensioni commerciali, incertezze strategiche e divergenze su forniture militari, il governo italiano riafferma la necessità di mantenere compatto il fronte occidentale. La questione dei dazi resta aperta, ma Meloni ha lasciato intendere che un’intesa con Washington è possibile, accettando l’ipotesi di tariffe americane del 10% con compensazioni adeguate.
Giorgia Meloni e l'ambasciatore Fertitta
Durante la cerimonia, celebrata nei giardini di Villa Taverna tra bandiere a stelle e strisce e richiami patriottici, l’ambasciatoreFertitta ha sottolineato l’impegno reciproco: "L’Italia può contare su di noi, e viceversa". Mentre la presidente del Consiglio ha ribadito che i rapporti bilaterali devono continuare a crescere, anche grazie al contributo dei 20 milioni di italo-americani che hanno arricchito la società statunitense.
Il discorso si è chiuso con un richiamo a Ronald Reagan e a Cicerone: "L’amicizia rende più brillante la prosperità e alleggerisce l’avversità, condividendola". Quindi l’omaggio finale: "So, God bless America! Viva l’Italia!".