La quarta puntata di “Un Caffè con Letizia Moratti” si apre con il tema più caldo delle ultime ore: la lettera del presidente americano Donald Trump alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in cui si annuncia l’intenzione di imporre dazi del 30% sui prodotti europei. Per Moratti i dazi “fanno male a tutti”, generano inflazione, aumento dei prezzi e riduzione dei consumi. La speranza è che si tratti di una mossa negoziale e che i quindici giorni che restano prima dell’entrata in vigore possano portare a una soluzione. L’Europarlamentare sostiene la posizione della Commissione e del governo: evitare lo scontro e lavorare fino all’ultimo per scongiurare l’aumento tariffario. Allo stesso tempo, invita l’Europa a eliminare gli ostacoli e le rigidità che limitano la competitività del continente.
La stabilità della Commissione
Moratti commenta poi il recente voto di sfiducia nei confronti della Commissione von der Leyen, non passato per pochi voti. Parla di un “voto responsabile”, utile a non indebolire la posizione negoziale dell’Unione in un momento geopolitico complesso, segnato dal ritorno delle grandi potenze. Ribadisce però la necessità di un cambio di passo: una politica europea più competitiva, meno dannosa per imprese e famiglie. Nel suo ragionamento Moratti cita alcuni esempi concreti: lo stop al motore endotermico nel 2035, la direttiva sugli edifici che impone il cambio delle caldaie e molte altre norme che, secondo l’Europarlamentare, vanno riviste profondamente per non penalizzare settori strategici e valore degli immobili.
Competitività ed energia
Il dialogo si sposta poi sul tema della competitività, rilanciato anche da Confindustria, che chiede meno burocrazia e un quadro energetico più favorevole. Per Moratti la transizione non può poggiare solo sulle rinnovabili: servono anche biocarburanti, tecnologie per lo stoccaggio del carbonio e, in prospettiva, il nucleare di nuova generazione. Centrale anche il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia rinnovabile, per ridurre i costi a famiglie e imprese.
Il piano per la sanità
In chiusura, Moratti presenta il piano strategico della sanità promosso da Forza Italia, frutto di un lavoro approfondito sulle criticità del sistema: liste d’attesa, pronto soccorso affollati e carenza di personale. Il progetto prevede l’assunzione di 10.000 medici e 20.000 infermieri, una maggiore integrazione tra territorio e ospedale, un aumento dei posti letto, interventi su salute mentale e stili di vita dei giovani e, soprattutto, l’accelerazione nell’accesso ai farmaci salvavita, con l’obiettivo di ridurre i tempi da 500 a 120 giorni.