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Milano, il sindaco Beppe Sala non si dimette: "Le mie mani sono pulite"

Si è invece dimesso l'assessore alla Rigenerazione urbana Giuliano Tancredi, commosso nel suo intervento

Milano, il sindaco Beppe Sala non si dimette: "Le mie mani sono pulite"
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Beppe Sala non si dimette. Come previsto - dopo l'accordo con il Pd delle scorse ore - il sindaco di Milano rimane al suo posto nonostante lo scandalo urbanistica che lo vede indagato.

Lascia invece l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi.

Milano, Sala non si dimette

Il primo cittadino, in un'Aula piena, si è difeso, ha ricordato il suo percorso politico e ha rilanciato.

"Io ci sono. Con tutta la voglia. Ho ricevuto numerosi messaggi, anche da persone che non sono miei elettori, che mi dicono di credere nella mia onestà e nella mia persona".

"E' dal gennaio 2009 che ho dato professionalmente e umanamente tutto ciò che ho a Milano. Se trovo ancora energie non è per mia ambizione, ma per il vero insegnamento che ho ricevuto da mio padre che mi disse 'fai ciò che vuoi, scegliti il lavoro che vuoi, ma ricordati che io ti guarderò e vorrò essere certo che farai il tuo dovere fino in fondo'".

"Oggi voglio andare fino in fondo nell'incarico che i milanesi mi hanno dato".

"Giustizia e politica su piani diversi"

Il sindaco è tornato poi sulla notifica dell'inchiesta, ricevuta non dai pm ma dalla stampa.

"Non intendo però dare giudizi sull'operato della Magistratura, ma rilevo un comportamento tipico del nostro Paese. I media spiegano che non sarebbe stato necessario notificarmi alcunché dato che non è stata fatta attività di indagine in cui fosse prevista la presenza dell'indagato. Però dato che la Magistratura è l'unico organo preposto, perché è stato divulgato ai media?".

L'attacco a Marcora

Scintille con Enrico Marcora (ex della maggioranza, ora in Fratelli d'Italia), che nei giorni scorsi aveva pubblicato un'immagine di Sala in versione galeotto.

"Ricordo a chi si 'approfitta' della questione che 'oggi a me, domani a te'. A una parte dell'opposizione, non a tutta, dico che si vi abbandonate a schiamazzi per avere una foto in cronaca locale ottenete il vostro scopo. Se lo fate per destabilizzarmi, non c'è dubbio che non avete alcuna possibilità".

"Nella vita ho affrontato problemi ben più gravi. A Marcora che ha postato la mia foto in versione da galeotto, per amplificare la sua fama ho segnalato il suo gesto ai vertici del suo partito (Meloni e La Russa, ndr). Ora starò a vedere cosa succederà: se l'ennesima forza politica a cui ha aderito le farà fare carriera vuol dire che condivide e appoggia il suo comportamento. Se non avverrà vuol dire che il suo partito ha un minimo di rispetto istituzionale".

Lascia l'assessore Tancredi

Si è invece dimesso l'assessore alla Rigenerazione urbana Giuliano Tancredi, commosso nel suo intervento.

"Ho rassegnato in data odierna le mie dimissioni. E' una decisione sofferta, ma è la migliore, per affrontare gli sviluppi conseguenti al provvedimento nelle sedi della giustizia, ma anche per rispetto per sindaco, giunta, consiglio e cittadini milanesi".

"E' stata un'esperienza che chiudo in maniera infelice, ma che ho vissuto con grande entusiasmo. La mia coscienza è pulita".

"Questo mio gesto spero sia utile per maggiore chiarezza e giustizia".

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