Anche i "sindaci ribelli"

Migranti: Valenti nuovo commissario, ma quattro regioni dicono no al Piano del Governo

A rifiutare il commissariamento non soltanto i Presidenti di regioni governate dal Pd, ma anche sei sindaci di centrosinistra delle città chiave italiane: da Milano a Napoli, passando per Roma

Migranti: Valenti nuovo commissario, ma quattro regioni dicono no al Piano del Governo
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Nominato il commissario delegato allo stato di emergenza per i migranti: è Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione. A lui il delicato compito di gestire la prima e seconda accoglienza in 14 Regioni del Paese; ovvero tutte quelle gestite dal centrodestra. Non hanno invece accettato il commissariamento - rifiutandosi quindi di firmare l'intesa - le quattro regioni nostrane guidate dal centrosinistra.

Valenti: commissario per i migranti, 4 regioni dicono "no"

E' stata firmata dal capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio l'ordinanza per fronteggiare "lo stato di emergenza in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo". Le misure riguardano le regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano. Escluse quindi le quattro regioni a guida Pd che non hanno dato l'intesa. Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia, infatti, non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del Governo Meloni.

Stefano Bonaccini, Presidente dell'Emilia Romagna

I compiti della nuova figura

Il nuovo commissario si avvarrà di una struttura di supporto, composta da un massimo di 15 unità di personale già in servizio presso il ministero dell'Interno e dovrà coordinare le attività volte all'ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, coinvolgendo i territori interessati, e coordinare l'attività per l'accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l'alloggio, il vestiario, l'assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale. Ma Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e le strutture di accoglienza.

Valerio Valenti

Il commissario, per realizzare questi obiettivi, può agire anche in deroga ad una serie di norme. Il commissario delegato è autorizzato a riconoscere al personale, fino al termine dello stato di emergenza, un'indennità mensile pari al 25 per cento della retribuzione mensile di posizione prevista dai rispettivi ordinamenti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto. Inoltre è autorizzato ad avvalersi, ai fini del supporto tecnico-giuridico e amministrativo-contabile di tre esperti, compreso un magistrato amministrativo, un magistrato contabile e un procuratore o avvocato dello Stato, il cui compenso "è determinato" entro il limite massimo individuale complessivo di 5000 euro lordi.

I sindaci ribelli

Non soltanto Presidenti di regione, anche sei sindaci di grandi città amministrate dal centrosinistra, in un documento congiunto, esprimono preoccupazione per le "proposte in discussione relative alle modifiche all'unico sistema di accoglienza migranti effettivamente pubblico, strutturato, non emergenziale che abbiamo in Italia" contenute nel cosiddetto decreto Cutro.

Beppe Sala, sindaco di Milano

I "ribelli" sono a capo delle metropoli chiave del Paese: Roma (Roberto Gualtieri), Milano (Beppe Sala), Napoli (Gaetano Manfredi), Torino (Stefano Lo Russo), Bologna (Matteo Lepore) e Firenze (Dario Nardella).

Ronerto Gualtieri, sindaco di Roma

I primi cittadini, inoltre, non condividono "la cancellazione della protezione speciale, misura presente in quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale, mentre circa il 50% dei migranti presenta vulnerabilità ed è in parte significativa costituito da nuclei familiari".

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Endorsment per la posizione assunta da questi sei sindaci dalla segretaria del Pd Elly Schlein:

"Un’ottima iniziativa, molto puntuale, sull’analisi delle conseguenze nefaste delle scelte che contestiamo al governo".

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