La proposta della Lega

Migranti, Salvini: “Permesso di soggiorno a punti, chi sbaglia torna a casa sua”

Il modello è quello della patente a punti: "Chi commette reati perde il diritto a restare in Italia e viene rimandato nel suo Paese"

Migranti, Salvini: “Permesso di soggiorno a punti, chi sbaglia torna a casa sua”

Un permesso di soggiorno a punti, come la patente. E’ l’idea che ha lanciato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini,  intervenuto a Mattino Cinque News su Canale 5 annunciando una delle nuove proposte del governo.

L’idea, spiega, si ispira al modello della patente a punti:

“Così come a chi guida ubriaco o drogato vengono tolti i punti, allo stesso modo chi ottiene la cittadinanza e commette reati perde il diritto a restare in Italia e viene rimandato nel suo Paese”.

Permesso di soggiorno a punti: la proposta della Lega

Secondo Salvini, l’obiettivo è introdurre un sistema più severo per garantire la sicurezza dei cittadini italiani. Il leader leghista ha sottolineato che il Governo sta lavorando per fare in modo che i migranti condannati possano scontare la pena nel Paese di origine, riducendo così il sovraffollamento nelle carceri italiane:

“Ce ne sono troppi”, ha dichiarato, riferendosi anche a un episodio di violenza avvenuto a Milano lo scorso agosto, che ha visto coinvolti due immigrati pregiudicati.

La posizione di Salvini sul conflitto in Ucraina

Nel corso dell’intervista, Salvini ha affrontato anche il tema della guerra in Ucraina e delle tensioni con la Nato, ribadendo che “nessuno dei nostri figli andrà in guerra”.

Il ministro delle Infrastrutture ha criticato chi, a livello europeo, spinge per un conflitto diretto con la Russia:

“Chi invoca un esercito europeo, chi parla di armare la Germania o di insediare un comando militare a Parigi non usa diplomazia o parole di pace”.

“Non il Governo italiano, ma altri hanno bisogno di questo clima per restare al loro posto».

Obiettivi futuri: pace e ricostruzione

Il leader della Lega ha concluso il suo intervento guardando al futuro:

“Non vedo l’ora di ripartire con la ricostruzione delle strade e delle scuole in Ucraina e di tornare ad avere buoni rapporti commerciali, sportivi e culturali con la Russia”.