DERIVA

Meritocrazia Italia: contro l’allarme sociale della violenza giovanile, serve impegno condiviso

Un impegno che riguarda tutti: Istituzioni, scuole, famiglie e società civile

Meritocrazia Italia: contro l’allarme sociale della violenza giovanile, serve impegno condiviso

La crescente violenza giovanile nelle città italiane è ormai allarme sociale.

Troppi ragazzi crescono senza guida, senza regole interiorizzate e con armi in tasca, pronti a risolvere con la violenza ciò che potrebbe essere affrontato con dialogo e responsabilità. Non è soltanto un problema di sicurezza, è una crisi educativa, culturale e sociale che investe tutti noi, perché ogni giovane perso o ferito è un segnale della fragilità delle nostre comunità.

Il movimento politico Meritocrazia Italia denuncia con forza questa deriva:

I giovani hanno diritto a crescere in ambienti sicuri, con opportunità formative, culturali e lavorative, dove la violenza non diventi mai uno strumento di risoluzione dei conflitti. È necessario intervenire con tempestività e decisione prima che questi fenomeni si radichino ulteriormente, restituendo ai ragazzi la possibilità di fare scelte responsabili e consapevoli e alle comunità la serenità e la fiducia nel futuro.

Per contrastare la violenza giovanile e offrire ai giovani alternative reali alla strada e all’illegalità, Meritocrazia Italia chiede di puntare su:

  • educazione alla legalità e alla responsabilità con strumenti digitali interattivi: percorsi scolastici e formativi che utilizzino piattaforme digitali, app e giochi di simulazione per insegnare il rispetto delle regole, il dialogo e la gestione pacifica dei conflitti in maniera coinvolgente e pratica;
  • sport, cultura e attività sociali integrate con progetti di innovazione urbana: spazi multifunzionali per giovani che uniscano attività sportive, laboratori artistici, coding, tecnologia e iniziative culturali, trasformando i quartieri in luoghi di crescita e partecipazione attiva;
  • supporto alle famiglie e mentoring con reti di comunità virtuali e locali: genitori e giovani vanno affiancati con figure di riferimento dedicate, piattaforme online per tutoring, mentoring a distanza e percorsi motivazionali personalizzati che integrino il sostegno reale e digitale;
  • controllo mirato e prevenzione con analisi predittive e collaborazione civica: la presenza delle forze dell’ordine va rafforzata con strumenti di monitoraggio intelligente dei quartieri a rischio, unendo sorveglianza mirata a campagne di sensibilizzazione partecipativa, coinvolgendo cittadini e associazioni locali;
  • formazione e lavoro con laboratori pratici e percorsi di orientamento professionale: percorsi di formazione professionale concreti, laboratori pratici e programmi di orientamento al lavoro in collaborazione con aziende locali, per restituire prospettiva e futuro ai giovani.

È un impegno che riguarda tutti, secondo il movimento: Istituzioni, scuole, famiglie e società civile.

La violenza giovanile non può essere considerata inevitabile. Interventi immediati, coerenti e strutturati sono indispensabili per restituire ai giovani strumenti di crescita sani, responsabilità e dignità, e alle città la sicurezza e la speranza di un futuro migliore.