Mercoledì 7 maggio 2025 question time in Senato con Giorgia Meloni

Le opposizioni la hanno spesso accusato di riferire poco al Parlamento. In particolare in alcuni momenti (come ad esempio il caso Almasri). Ma mercoledì 7 maggio 2025 Giorgia Meloni sarà assoluta protagonista dei lavori in Senato, rispondendo alle domande dei senatori nel question time in programma alle 13.30.

Meloni al question time in Senato mercoledì 7 maggio 2025

Sul tavolo tanti argomenti di attualità, dalle bollette al lavoro, passando per le spese per il settore della difesa e dal recente viaggio negli Stati Uniti della presidente del Consiglio.

Le domande delle opposizioni

Il Partito Democratico concentra l’attenzione sul caro bollette, chiedendo chiarimenti sugli accordi con gli USA per l’acquisto di gas e sulle misure per mitigare i rincari. Francesco Boccia, capogruppo dem, ha presentato un'interrogazione su “come conciliare gli impegni con Washington e quelli già presi con i Paesi nordafricani”.

Il Movimento Cinque Stelle invece si concentra sul lavoro. Stefano Patuanelli chiede dati precisi sulle ore di Cig erogate nel 2023, sottolineando che “il governo non può nascondere una crisi che peggiora giorno dopo giorno”.

Dai banchi di Azione, Carlo Calenda, interroga invece Meloni sulla spesa per la difesa, chiedendo se il 2% del PIL previsto per il 2025 deriverà da “un reale potenziamento militare o da contabilità creativa”.

Renzi va già all'attacco

Chi ha già detto cosa dirà a Palazzo Madama è Matteo Renzi, che si annuncia battagliero.

"Giorgia Meloni non è il passato, purtroppo. Giorgia Meloni è il presente dell’Italia. E secondo me non è capace di guidare il Paese. Si può dire o parte la solita cantilena del vittimismo sessista? Io non la ritengo capace. E domani al question time glielo ricorderò gentilmente di persona”.

L’ex premier punta il dito sulla mancanza di riforme concrete, sostenendo che il governo preferisce “i tweet alle politiche strutturali”.