Meloni-Trump, la maggioranza plaude. Renzi: "Propaganda ha trasformato un incontro normale nel viaggio più importante negli Usa dopo quello di Colombo"
"Un successo" per la maggioranza e "un flop" per le opposizioni. Tajani: "Passo decisivo", Fratoianni: "Cameriera del tycoon". Calenda sottolinea luci ed ombre

L'incontro tra Trump e Meloni alla Casa Bianca è stato "un successo" per la maggioranza e "un flop" per le opposizioni. La premier, dopo essersi confrontata con il tycoon ha dichiarato:
"Lavorare insieme per costruire un Occidente più forte. Un confronto leale e costruttivo su temi strategici: dalla sicurezza alla difesa, dalla lotta all'immigrazione illegale ai rapporti commerciali". Giorgia Meloni lo ribadisce sui social, spiegando di avere "colto l'occasione per invitarlo a Roma, e sono lieta che abbia accettato. Sarà un'ulteriore occasione per rafforzare il dialogo tra le nostre nazioni".
Rendiamo l’Occidente di nuovo grande - Make the West Great Again pic.twitter.com/Z499ZRGx85
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) April 17, 2025
Trump ha elogiato Meloni, definendola "un grande primo ministro" e "uno dei veri leader del mondo".
La maggioranza loda Meloni
Festeggiano, seppur da ottiche diverse, i due vicepremier.
"Molto bene" esulta il leader leghista Matteo Salvini, sottolineando la "totale sintonia" con gli Usa. E rivendica: "Le aperture di Trump fanno ben sperare nella direzione auspicata da Elon Musk al congresso della Lega sulla fine della guerra in Ucraina, sul contrasto all’immigrazione clandestina, l’azzeramento delle politiche woke, gender e pseudo green".
Molto bene @GiorgiaMeloni.
Con il governo di centrodestra l’Italia conferma di aver ritrovato prestigio internazionale e rilancio economico. Le aperture di @POTUS fanno ben sperare e vanno nella direzione auspicata da @elonmusk al congresso della Lega. Sulla fine della guerra in…— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 17, 2025
"L'incontro del presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il presidente Donald Trump è stato un passo decisivo per rafforzare il rapporto dell'Italia con gli Usa e per riprendere insieme un percorso di collaborazione che consoliderà i rapporti dell'America con tutta l'Europa. Il governo lavora per un rilancio concreto dei rapporti con Washington, il tema dei dazi va affrontato con impegno ma senza lasciarsi andare al panico". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
L’incontro del Presidente del Consiglio @GiorgiaMeloni con il Presidente Donald Trump è stato un passo decisivo per rafforzare il rapporto dell’Italia con gli USA e per riprendere insieme 🇮🇹🇺🇸 un percorso di collaborazione che consoliderà i rapporti dell’America con tutta…
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) April 17, 2025
Positivo anche l'approccio di Guido Crosetto, ministro della Difesa:
"Giorgia Meloni ha un vantaggio sui leader europei perché non è percepita da Trump come un nemico dal punto di vista politico. Sta offrendo una possibilità all’Italia e all’Europa di riannodare dei fili che non possiamo far sfilacciare".
"L’Europa e gli Usa non possono distinguere il loro percorso, l’Occidente non può dividersi, perché negli ultimi anni non è stato importante dal punto di vista economico ma per le conquiste sociali che abbiamo raggiunto in Europa e abbiamo in qualche modo cercato di diffondere in giro per il mondo, per il valore della democrazia che siamo riusciti a costruire. Questo ruolo va difeso e preservato e questo viaggio può essere uno dei tasselli per farlo".
Opposizioni all'attacco
Le opposizioni minimizzano il risultato e criticano le concessioni fatte.
Non si risparmia il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
"Sembrava più che la premier la cameriera al pranzo con Trump. Tutto ampiamente previsto con Meloni che si è presentata in ginocchio promettendo vagonate di miliardi dei cittadini italiani per tenere buono Trump. Aumento delle spese militari sull’unghia, aumento dell’acquisto del gas GNL americano, molto costoso (tanto le bollette le pagano gli italiani), lavorare insieme sul nucleare e perfino 10 miliardi di investimenti in USA, mentre in Italia gli investimenti si vedono con il binocolo".
"Ci mancava solo che nel pranzo Meloni si mettesse a servire a tavola. Ma quel che è peggio è che Trump ha già chiarito che il 2% del PiL italiano in armi promesso da Meloni non è sufficiente. E lo ha fatto con il sorriso sicuro di chi sa che continuerà ad ottenere quel che vuole. Male male".
Rincara la dose il collega rossoverde Angelo Bonelli: “Altro che sovranismo: obbedienza ai diktat di Trump”.
"Trump-Meloni 2 a 0. Più spese militari e più gas dagli Usa a caro prezzo per le tasche degli italiani. In compenso non ha ceduto pezzi del Colosseo", dice, sarcastico, il leader M5S, Giuseppe Conte.
A ruota lo seguono altri pentastellati. Per Bruno Marton la Meloni è la “valletta di Trump”, mentre per Francesco Silvestri la leader del governo “è diventata una suddita a stelle e strisce”. Affonda anche Riccardo Ricciardi, capogruppo M5S alla Camera, secondo il quale il viaggio della premier alla Casa Bianca sarebbe stata “un’umiliazione”.
"Ma dov’è l’affare?" si chiedono i dem con Debora Serracchiani.
"È evidente che hanno buoni rapporti personali e che sulla base di questo Trump verrà in Italia. Ma Meloni ha detto che gli imprenditori italiani sono pronti a investire 10 miliardi negli Usa e che importeremo più energia: cioè il gas liquido Usa, più caro".
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ironizza:
"La propaganda dell’Influencer Meloni ha trasformato un ordinario incontro alla Casa Bianca nel più importante viaggio di un italiano in America dai tempi di Cristoforo Colombo. La realtà è molto diversa".
La propaganda dell’Influencer Meloni ha trasformato un ordinario incontro alla Casa Bianca nel più importante viaggio di un italiano in America dai tempi di Cristoforo Colombo. La realtà è molto diversa, ne ho parlato stamani ad Agorà. Che ne pensate? https://t.co/aQMqw2VK42
— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 17, 2025
Carlo Calenda (Azione) è l'unica voce fuori dal coro, che sottolinea ombre, ma anche luci, del viaggio a stelle e strisce di Meloni:
Ci sono due fatti molto positivi nell'incontro tra Meloni e Trump. La premier ha tenuto la barra dritta sull'Ucraina ed è riuscita a convincere Trump a incontrare l'Ue in Italia per discutere dei rapporti comuni. Meloni non ha rotto il fronte europeo ma si è accreditata come ponte tra Usa e Ue. Bene dunque per I'Italia. Resta la totale inaffidabilità di Trump come interlocutore con cui, però, siamo obbligati a confrontarci. Lodare la lotta alla cultura woke di Trump, che si sta trasformando in una vera e propria caccia alle streghe politica è stato, da parte di Meloni, un grave errore.
Ci sono due fatti molto positivi nell'incontro tra #Meloni e #Trump. La premier ha tenuto la barra dritta sull'Ucraina ed è riuscita a convincere Trump a incontrare l'Ue in Italia per discutere dei rapporti comuni. Meloni non ha rotto il fronte europeo ma si è accreditata come… pic.twitter.com/YanhOS3vvq
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) April 17, 2025
Renzi come Zelens'kyj...un comico di modesto livello