Commemorazione ad alta tensione

Meloni: "Polemica stucchevole su mia assenza a fiaccolata per Borsellino"

Il presidente del Consiglio spegne le polemiche nel 31° anniversario della strage di via D'Amelio dove il giudice morì con la sua scorta

Meloni: "Polemica stucchevole su mia assenza a fiaccolata per Borsellino"
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Nel giorno del ricordo, del 31° anniversario della morte del Giudice Paolo Borsellino, l'Italia torna a dividersi e sotto attacco in queste ore finisce il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il motivo? La sua annunciata assenza alla fiaccolata in memoria del magistrato, di fatto momento conclusivo della giornata di celebrazioni in memoria dell'attentato del 19 luglio del 1992 a Palermo.

LE IMMAGINI DELLA STRAGE:


Sì alla commemorazione, no alla fiaccolata: la polemica

In queste ultime ore, dal Centrosinistra e da alcune associazioni impegnate nella lotta per la legalità sta montando la polemica per l'assenza del premier alla fiaccolata di questa sera, mercoledì 19 luglio 2023.

"Linea morbida contro la criminalità organizzata e una strategia d'azione non ben definita", è l'accusa mossa verso Meloni e il Governo in vista delle celebrazioni.

Accuse ancor più accentuate ed enfatizzate appunto dopo l'ufficializzazione dell'assenza del capo del Governo alla fiaccolata che si svolgerà in via D'Amelio, sul luogo dell'attentato dove persero la vita il giudice e i componenti della sua scorta.

Meloni, la replica: "Polemica stucchevole su mia assenza"

Il presidente del Consiglio, in queste ultime settimane alle prese con casi mediatici, nel replicare alle accuse è andata dritta al dunque bollando senza mezzi termini il polverone di questi giorni:

"Quella sulla mia assenza alla fiaccolata di via D'Amelio è una polemica stucchevole".

Meloni ha poi subito ribadito il motivo principale della mancata partecipazione: la concomitanza di impegni in un'agenda fittissima di appuntamenti istituzionali, ma anche e soprattutto la motivazione di ordine pubblico in una cerimonia serale con una larghissima adesione di persone che, con la presenza del presidente del Consiglio (per di più di sera), avrebbe messo a dura prova l'organizzazione e il lavoro delle forze dell'ordine.

Ma anche, e non ultimo (come dice più di qualcuno), per non rischiare di alimentare divisioni in una ricorrenza che fondamentalmente deve invece unire il Paese.

Meloni invece in giornata, nelle celebrazioni cui presenzierà, presiederà il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza.

L'apprezzamento alla fiaccolata e l'impegno contro la mafia

Ma non solo. Meloni ne ha approfittato per ribadire invece il suo apprezzamento per la commemorazione organizzata da Comunità '92 e Forum XIX Luglio, una commemorazione cui peraltro negli anni passati proprio l'attuale premier ha più volte preso parte.

Senza contare che il presidente del Consiglio ha poi anche ulteriormente sottolineato l'impegno del Governo nella lotta alla mafia e in generale alla criminalità verso legalità e giustizia.

"L'impegno del nostro Esecutivo su questo fronte non si esaurirà mai. La lotta alla mafia è parte di noi, è un pezzo fondante della nostra identità, è la questione morale che orienta la nostra azione quotidiana. E' atto doveroso verso Paolo Borsellino e tutte quelle persone che hanno sacrificato la vita per la giustizia e hanno reso onore all'Italia".

Meloni: "Cosa ha fatto il Governo"

Ancor più nello specifico il presidente del Consiglio dei ministri ha elencato le azioni più importanti messe in campo dal Governo per contrastare mafia e criminalità organizzata.

Su tutte, come illustrato proprio da Meloni la restrizione dei benefici penitenziari, il regime di 41 bis e le nuove assunzioni nelle forze dell’ordine.

Il ricordo di Borsellino sui social

Meloni ha anche ricordato Paolo Borsellino sulla sua pagina Facebook sottolineando come la strage di via D'Amelio abbia fatto da "molla" al suo impegno in politica:

19 luglio 1992, cosa accadde in via D'Amelio

Paolo Borsellino, insieme alla sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) fu assassinato a Palermo in via D'Amelio, domenica 19 luglio del 1992 sotto l'abitazione di sua madre che il giudice dove accompagnare per una visita da un cardiologo.

Al momento di citofonare alla madre, ci fu l'esplosione di una Fiat 126 imbottita di tritolo che era stata parcheggiata sotto la palazzina all'alba dagli uomini della mafia.

L'assassinio di Borsellino, oltre che preceduto a maggio dall'attentato a Capaci a Giovanni Falcone era stato di fatto "annunciato" anche da una relazione dei Carabinieri dei Ros che erano venuti a conoscenza dell'arrivo a Palermo di un ingente quantitativo di esplosivo da utilizzare contro Borsellino.

Proprio la criticità delle macchine parcheggiate in via D'Amelio era stata una delle questioni irrisolte che più volte Borsellino e la scorse avevano segnalato al prefetto.

L'anniversario di Borsellino, le parole di Mattarella

In queste ore anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella (che tra l'altro perse il fratello Piersanti proprio in un attentato di mafia), ha ricordato Paolo Borsellino:

"Nell’anniversario della strage di via D’Amelio la Repubblica si inchina alla memoria di Paolo Borsellino, magistrato di straordinario valore e coraggio, e degli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, che con lui morirono nel servizio alle istituzioni democratiche. Quel barbaro eccidio, compiuto con disumana ferocia, colpì l’intero popolo italiano e resta incancellabile nella coscienza civile. Il nome di Paolo Borsellino, infatti, al pari di quello di Giovanni Falcone, mantiene inalterabile forza di richiamo ed è legato ai successi investigativi e processuali che misero allo scoperto per la prima volta l’organizzazione mafiosa e ancor di più è connesso al moto di dignità con cui la comunità nazionale reagì per liberare il Paese dal giogo oppressivo delle mafie".

E ancora, anche rievocando il sacrificio di Giovanni Falcone:

"Borsellino e Falcone avevano dimostrato che la mafia poteva essere sconfitta. Il loro esempio ci invita a vincere l’indifferenza, a combattere le zone grigie della complicità con la stessa fermezza con cui si contrasta l’illegalità, a costruire solidarietà e cultura dove invece le mafie puntano a instillare paura. In questo anniversario, desidero rinnovare i sentimenti di cordoglio e vicinanza ai familiari di Paolo Borsellino e degli altri servitori della Stato che pagarono con la vita la difesa della nostra libertà".

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