Meloni insiste su Ventotene, manifestazione di Pd e Iv sull'Isola
La premier rivendica le proprie idee: "Insulti al manifesto? Io sono stati insultata". Sabato 22 marzo flash mob a Ventotene dell'opposizione

Negli ultimi giorni, si è acceso il dibattito politico riguardante il Manifesto di Ventotene, considerato uno dei documenti fondanti dell'Unione Europea. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso critiche verso alcuni passaggi del Manifesto, affermando che "questa non è la mia Europa". Durante un intervento alla Camera, ha citato parti del documento che fanno riferimento alla necessità di una rivoluzione socialista e alla limitazione della proprietà privata, suscitando forti reazioni dalle opposizioni.
Ventotene, Meloni conferma il suo pensiero
Nel suo intervento alla Camera di mercoledì 19 marzo 2025, la premier Giorgia Meloni ha messo in discussione il documento del 1941 scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, suscitando applausi dalla maggioranza e proteste dall'opposizione. "Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia", ha dichiarato la presidente del Consiglio, scatenando il caos in Aula e costringendo il presidente della Camera Lorenzo Fontana a sospendere la seduta.
Giudicate voi. pic.twitter.com/etCyO6mKcU
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 19, 2025
La scelta di Meloni di concludere il suo intervento alla Camera citando alcune frasi selezionate dal Manifesto di Ventotene ha acceso il dibattito. "La rivoluzione europea, per rispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista" e "la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso" sono tra le citazioni usate dalla premier.
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A margine del Consiglio Europeo, Giorgia Meloni è tornata a parlare del Manifesto di Ventotene. In questo stralcio della sua intervista rilasciata al punto stampa, la premier ha confermato di "rivendicare di non essere d'accordo sul Manifesto di Ventotene".
"Io non ho difficoltà a confrontarmi con le idee degli altri e sono molto convinta delle mie, le rivendico e penso che questa sia la base della democrazia. Citando Chesterton, "Rispetto gli uomini e la loro vita ma rivendico quando non sono d'accordo con le loro idee". Non sono d'accordo con quello che leggo su quel testo, ma questo non vuol dire insultare, come mi è stato detto. Anzi, sono stata insultata io. Sono rimasta sconvolta dalla reazione che ho visto ieri in Aula, con parlamentari della Repubblica che sono arrivati sotto i banchi del governo con insulti e ingiurie. Penso francamente che la sinistra stia perdendo il senso della misura. Penso che stia uscendo fuori un’anima illiberale, nostalgica".
Secondo alcuni retroscena, durante una cena con gli eurodeputati di Fratelli d'Italia e i ministri Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti, i presenti avrebbero applaudito la premier per il suo affondo su Ventotene, considerandolo "una mossa geniale" per destabilizzare l'opposizione. Tuttavia, Palazzo Chigi ha smentito categoricamente che Meloni abbia definito la sua citazione del Manifesto "una trappola" per la sinistra.
Le reazioni dell'opposizione: sabato flash mob sull'Isola
Le reazioni non si sono fatte attendere. Elly Schlein ha accusato la premier di "oltraggiare la memoria europea per nascondere le divisioni del suo governo", mentre Giuseppe Conte l'ha definita "un'irriconoscente", ricordando che "se siede al Consiglio europeo è grazie a Spinelli, Rossi e Colorni". Carlo Calenda ha invece bollato il tutto come "una bagarre inutile", sottolineando che "il problema oggi è come tenere a bada Putin".
Al Senato ad inizio seduta è intervenuta Raffaella Paita, di Iv: "Quello che è accaduto ieri è grave per la democrazia e per l'Europa - ha detto - estrapolare frasi da un manifesto scritto da eroi al confino penso che sia vergognoso". Gli attacchi a Meloni sono poi proseguiti con altri interventi. "Meloni - ha detto Dario Parrini, del Pd - ha schernito e oltraggiato la Camera, confermando la sua estraneità ai valori fondanti della Repubblica e della Costituzione". Mentre, dai banchi della maggioranza, Claudio Borghi della Lega aizzava: "Il Manifesto di Ventotene è uno dei testi più orribilmente antidemocratici che siano mai stati scritti".
La risposta del Partito Democratico del Lazio, lanciata dal segretario regionale Daniele Leodori, è una manifestazione sull'isola di Ventotene in "Difesa dei Valori Europei".
"In risposta alle recenti dichiarazioni della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha espresso la sua distanza dal Manifesto di Ventotene, invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a un flash mob che si terrà sabato 22 marzo 2025 alle ore 12:00 presso l'isola di Ventotene, luogo simbolo della nascita dell'idea di un'Europa unita e democratica", ha scritto Leodori su Facebook.

"Il Manifesto di Ventotene redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, rappresenta una pietra miliare nella costruzione dell'Unione Europea, promuovendo valori di unità, pace e cooperazione tra i popoli. Le recenti affermazioni della Presidente Meloni hanno suscitato un acceso dibattito politico e istituzionale, evidenziando la necessità di riaffermare con forza i principi fondanti dell'Europa", ha inoltre ricordato Leodori.
Il flash mob sarà un momento di riflessione collettiva e di celebrazione dei valori europei, con letture pubbliche del Manifesto e interventi di personalità del mondo della cultura e della politica.
"L'evento è aperto a tutti coloro che credono nell'importanza di un'Europa unita e solidale. Invitiamo la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a partecipare a questo momento simbolico", conclude l'appello.
Al momento hanno risposto "presente" soprattutto esponenti locali del Pd. Ci saranno, sicuramente, il senatore Filippo Sensi, i deputati Andrea Casu e Roberto Morassut. Ma anche da Italia Viva, AvS e +Europa iniziando ad arrivare le prime adesioni.