INCONTRO A CHIGI

Meloni: "Impossibile copiare il Made in Italy, lo spiegheremo agli Usa"

E annuncia un piano straordinario per tutelare il vino

Meloni: "Impossibile copiare il Made in Italy, lo spiegheremo agli Usa"
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Secondo l’associazione CGIA di Mestre, l’introduzione di dazi statunitensi al 15% rischia di causare un danno economico all’Italia tra i 14 e i 15 miliardi di euro l’anno.

Meloni: "Impossibile copiare il Made in Italy"

“È impossibile copiare un prodotto del Made in Italy”, con questa affermazione risoluta, la premier Meloni ha ribadito la centralità dell’identità italiana nella produzione di eccellenze.

È poi intervenuto nel corso di un tavolo convocato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, affrontando il discusso tema dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea.

La premier ha invitato alla cautela, il suo auspicio è naturalmente quello di continuare a dialogare con Trump e trovare nuove intese, ma non al disimpegno.

Il danno economico causato dai dazi

“È giusto fare del nostro meglio per raggiungere un accordo quadro. Faremo capire ai nostri alleati e amici americani che alcuni dei nostri prodotti difficilmente possono essere rimpiazzati”, ha dichiarato Meloni.

L’obiettivo è evitare che le tensioni commerciali tra Bruxelles e Washington si traducano in danni troppo gravi per l’export italiano. Secondo l’associazione CGIA di Mestre, l’introduzione di dazi statunitensi al 15% rischia di causare un danno economico all’Italia tra i 14 e i 15 miliardi di euro l’anno.

L'impatto economico è paragonabile alla spesa per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, l'opera pubblica più costosa in programma nel Paese.

Piano straordinario per il vino

Nel frattempo, a Palazzo Chigi si è tenuto anche un incontro dedicato alla filiera vitivinicola italiana, durante il quale Meloni ha annunciato l’elaborazione di una strategia nazionale per la tutela e il rilancio del vino italiano. La premier promette una risposta concreta alle crescenti pressioni internazionali.

Il Tavolo del vino

Sul Governo potete sempre contare - ha garantito la leader di FdI - Il vino è un pezzo cardine della dieta mediterranea. C’è una grande differenza tra uso e abuso, e noi lavoriamo per promuovere un consumo responsabile, non per criminalizzare un’intera filiera che rappresenta la nostra storia e il nostro territorio”.

Confindustria, dal canto suo, avverte che un dazio anche solo del 10% in quel settore potrebbe far perdere all’Italia fino a 20 miliardi di euro di esportazioni e compromettere oltre 118mila posti di lavoro entro il 2026.