Ponte Europa-Africa

Meloni: “Il Piano Mattei è ormai una strategia europea e internazionale”

La premier illustra al Parlamento europeo come procede l’iniziativa italiana, sottolineando la collaborazione tra Roma, Bruxelles e i Paesi africani

Meloni: “Il Piano Mattei è ormai una strategia europea e internazionale”

Il Piano Mattei per l’Africa, l’iniziativa varata dal governo italiano per ridefinire i rapporti con il continente africano, è stato al centro di un intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Parlamento europeo, durante l’evento “Piano Mattei per l’Africa e Global Gateway: un nuovo modello per le relazioni Europa-Africa”, organizzato da Fratelli d’Italia.

Meloni ha descritto il Piano come una strategia ormai condivisa a livello internazionale.

“Il Piano Mattei non è solo un’iniziativa italiana ma è ormai una strategia di respiro europeo e internazionale che guarda lontano e sta riscuotendo sempre maggiore condivisione”, ha dichiarato la premier. Secondo Meloni, investire nel futuro dell’Africa significa “investire nel futuro dell’Europa stessa”, e il metodo promosso dall’Italia “è diventato un punto di riferimento a livello europeo”.

L’Italia come ponte tra i due continenti

Nel suo intervento, la presidente del Consiglio ha insistito sul ruolo che il governo intende attribuire all’Italia come intermediario politico ed economico tra Europa e Africa.

“L’Italia continuerà a essere un ponte tra Europa e Africa, mettendo a disposizione la competenza delle proprie imprese, la forza delle sue istituzioni e la sua tradizione di dialogo”, ha detto Meloni. Ha aggiunto che “il futuro dell’Europa passa da un’Africa più stabile, sicura e prospera, mentre il futuro dell’Africa passa da un’Europa capace di ascoltare, investire e costruire insieme, con umiltà e rispetto”. La premier ha definito questa cooperazione “una sfida epocale nella quale il Parlamento europeo potrà svolgere un ruolo da protagonista”.

Dalla fase progettuale a quella operativa

Meloni ha affermato che il Piano Mattei avrebbe superato la fase delle intenzioni per diventare “una realtà operativa che sta producendo risultati concreti”. Ha ricordato che l’Italia è attualmente coinvolta in quattordici Paesi africani e che sono già stati impegnati oltre un miliardo di euro per progetti di sviluppo, in collaborazione con l’iniziativa europea Global Gateway, che mobilita risorse per circa 1,2 miliardi di euro.

Nel dettaglio, la premier ha citato alcuni progetti considerati strategici. Tra questi, la costruzione del Corridoio infrastrutturale di Lobito, pensato per collegare l’Africa occidentale a quella orientale attraverso Angola, Repubblica Democratica del Congo e Zambia; la promozione delle filiere produttive del caffè in diversi Paesi africani; l’estensione verso l’Africa orientale del cavo Blue Raman, un’infrastruttura di telecomunicazione che connetterà l’India all’Europa passando per il Medio Oriente e il Mediterraneo; e infine la creazione a Roma di un AI Hub for Sustainable Development, un centro per lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale in collaborazione con centinaia di start-up africane.

Obiettivi e contesto politico del Piano

Il Piano Mattei per l’Africa, illustrato ufficialmente dal governo italiano nel corso del Vertice Italia-Africa del 29 gennaio 2024, mira a cambiare l’approccio tradizionale dell’Europa verso il continente, superando la logica donatore-beneficiario per instaurare partnership considerate “paritarie”. L’obiettivo dichiarato è generare benefici reciproci in settori come infrastrutture, energia, innovazione tecnologica e formazione.

Al vertice di gennaio, svoltosi per la prima volta al livello di Capi di Stato e di Governo, hanno partecipato rappresentanti di 46 Paesi africani, oltre 25 leader nazionali, i presidenti delle tre principali istituzioni europee, i vertici delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana, insieme a delegazioni di istituzioni finanziarie internazionali e banche multilaterali di sviluppo.

Secondo Palazzo Chigi, l’impianto del Piano nasce con l’intento di promuovere una cooperazione “basata sul rispetto reciproco e sulla condivisione di opportunità”, nella convinzione che la stabilità e la prosperità africane rappresentino una condizione essenziale anche per la sicurezza e lo sviluppo dell’Europa.

Il legame con il Global Gateway europeo

Il progetto si intreccia con la strategia Global Gateway dell’Unione Europea, che punta a rafforzare le infrastrutture, la connettività e lo sviluppo sostenibile nei Paesi partner attraverso investimenti pubblici e privati. In questo contesto, l’Italia rivendica un ruolo di primo piano nel coordinamento e nella realizzazione di progetti comuni, con l’obiettivo di rendere più integrato e coerente il rapporto tra Bruxelles e il continente africano.

Nel concludere il suo intervento, Meloni ha ribadito la natura internazionale dell’iniziativa:

“Il Piano Mattei non è solo un progetto italiano, ma un modello di cooperazione che guarda lontano. Il futuro dell’Europa e dell’Africa si costruisce insieme”.