FORUM IN MASSERIA

Meloni: "Ho sentito Trump, spero in sviluppi positivi su Ucraina e dazi. Centri in Albania? Idea di successo"

Meloni ha affrontato anche il tema della riforma della cittadinanza, della giustizia e il sistema del tax credit per il cinema

Meloni: "Ho sentito Trump, spero in sviluppi positivi su Ucraina e dazi. Centri in Albania? Idea di successo"
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Intervento a tutto campo quello della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, collegata in video alla prima giornata del "Forum in Masseria 2025", organizzato da Bruno Vespa con Comin & Partners presso la Masseria Li Reni a Taranto.

Dazi, guerra in Ucraina, cittadinanza, migranti, cinema e giustizia: Meloni ha toccato tutti i principali temi dell’agenda politica nazionale e internazionale.

Meloni: "La Russia non si impegna per la pace. Trump? L’ho sentito oggi"

Sulla guerra in Ucraina, la premier ha ribadito con fermezza il sostegno italiano a Kiev.

"Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi e il sostegno all’Ucraina – ha precisato – hanno semplicemente rivisto la decisione di fornire specifiche componenti, un fatto rilevante ma ben diverso dal disimpegno americano che si è raccontato".

Giorgia Meloni e Donald Trump

Meloni ha anche rivelato di aver parlato al telefono con Donald Trump proprio nelle ultime ore:

"Spero in sviluppi positivi, sia sulla questione ucraina che sui dazi". E ha sottolineato come l’impegno per la pace da parte di Kiev contrasti con l’atteggiamento di Mosca: "La Russia non sta facendo alcuno sforzo concreto per raggiungere un cessate il fuoco".

In vista della Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, in programma a Roma il 10 e 11 luglio, la premier ha rinnovato il sostegno italiano alla causa ucraina, ribadendo la necessità di mantenere alta la pressione su Putin e rafforzare le sanzioni.

Dazi: "Italia ponte transatlantico ma competenza è Ue"

A pochi giorni dalla scadenza della sospensione dei dazi tra Stati Uniti ed Europa (9 luglio), Meloni ha affrontato il delicato dossier commerciale:

"Che cosa accadrà non posso dirlo. La competenza è in capo alla Commissione europea che sta trattando con gli Usa, ma l’Italia ha lavorato per ricostruire un dialogo franco e costante tra le due sponde dell’Atlantico".

La premier ha evidenziato come il governo abbia giocato un ruolo attivo nel facilitare il confronto tra Washington e Bruxelles, mantenendo aperti i canali diplomatici.

"Siamo soddisfatti di aver riavviato un dialogo che sembrava interrotto", ha detto, evitando però di sbilanciarsi sull’esito finale della trattativa.

Cittadinanza: "Lo Ius Scholae non è una priorità”

Sul fronte interno, Meloni ha affrontato uno dei temi più divisivi nella maggioranza: la riforma della cittadinanza. Forza Italia ha recentemente rilanciato la proposta dello Ius Scholae, trovando aperture anche nel Partito Democratico, ma la premier frena:

"Non è tra le priorità del programma di governo. È normale che nel centrodestra ci siano sensibilità diverse, ma abbiamo sottoscritto un programma e su quello dobbiamo concentrarci".

Secondo Meloni, "non è corretto concedere la cittadinanza a un minore i cui genitori sono ancora stranieri". Pur ammettendo che si possa intervenire sulle rigidità amministrative, la premier ha ribadito che il tema non è in cima all’agenda dell’esecutivo.

Uno dei centri in Albania

Altro punto cardine del suo intervento riguarda il piano per la realizzazione di centri di accoglienza per migranti in Albania.

"Il progetto va avanti, nonostante i tentativi abbastanza evidenti di ostacolarlo – ha detto Meloni –. Continuerò a sostenerlo perché lo considero un’idea di successo".

La premier ha anche rimarcato come altri Paesi europei, tra cui la Gran Bretagna, stiano cercando di replicare modelli simili.

"Dispiace che l’Italia, spesso pioniera, finisca per ostacolarsi da sola. Questo dovrebbe far riflettere sul ruolo della politica e quello di altri poteri dello Stato".

Cinema e Tax Credit: "Sistema distorto, andiamo avanti con la riforma"

Un passaggio significativo del discorso è stato dedicato al caso Kauffman e allo scandalo legato al sistema del tax credit per il cinema.

"Il tax credit ha costruito un sistema distorto, che ha permesso di finanziare film con soldi pubblici, spesso destinati a opere che guadagnavano pochissimo, garantendo però cachet esorbitanti ad attori e registi", ha attaccato Meloni.

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Giorgia Meloni

"La riforma che abbiamo fatto prevede controlli più stringenti e sanzioni più severe. Sono determinata ad andare avanti per il bene del cinema italiano", ha aggiunto, confermando che il governo è al lavoro per introdurre ulteriori correttivi.

Nel capitolo riforme istituzionali infine, Meloni ha ribadito l’impegno per il premierato e la riforma della giustizia. Tuttavia, ha chiarito che non ci sono iniziative del governo in corso per modificare la legge elettorale:

"È materia parlamentare. Personalmente ritengo che il proporzionale con indicazione del premier e premio di maggioranza sarebbe una legge giusta in caso di approvazione del premierato".