ELEZIONI POLITICHE

Meloni da Milano all'Europa: "Finita la pacchia, anche l’Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali"

La campagna elettorale dei leader nel weekend: dal reddito di cittadinanza al presidenzialismo.

Meloni da Milano all'Europa: "Finita la pacchia, anche l’Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali"
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Leader sul territorio per la campagna elettorale, nel fine settimana appena trascorso.

Letta da Taranto promette “Non permetteremo uno scippo del Sud” (un riferimento ai sondaggi che vorrebbero il M5S molto forte nel Meridione) e poi sul reddito di cittadinanza precisa che va mantenuto, ma riformato.

Letta a Taranto

I leader del centrodestra in vista dell’appuntamento comune sul palco di piazza del Popolo a Roma il 22 settembre, tornano su temi quali la natalità, l'aggiornamento del PNRR.

Il presidenzialismo fra le priorità per Meloni, mentre Salvini spinge per un decreto subito contro l'aumento delle bollette. Berlusconi infine propone di ridurre le tasse per le imprese che assumono giovani.

A Milano la leader di Fratelli d’Italia ha lanciato un battagliero messaggio all’Europa da piazza del Duomo (dove alcuni giovani di sinistra hanno avviato una contestazione cantando “il sol dell’avvenire” anche se la Meloni non ha reagito come a Trento pochi giorni prima, dove aveva risposto “Strillate, non me ne può fregare di meno”):

“In Europa sono tutti preoccupati per la Meloni al governo e dicono cosa succederà? Ve lo dico io cosa succederà, che è finita la pacchia e anche l’Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali come fanno gli altri, cercando poi delle soluzioni comuni”.

Nel Terzo polo, per Calenda c'è bisogno di uno schieramento della serietà perché l’Italia non può morire vittima di opposti estremismi.

Conte invece ha parlato del rapporto con Draghi, che per leader 5 Stelle “Ha completato il nostro lavoro”.

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