ATTACCO DALL'OPPOSIZIONE

Meloni: “Con la destra al governo patrimoniali non vedranno mai la luce”

Netta la replica della premier alla proposta di Landini. Conte: "Governo ha stabilito record pressione fiscale". Fratoianni: "Con la destra aumenta povertà"

Meloni: “Con la destra al governo patrimoniali non vedranno mai la luce”

Nel pieno del confronto sulla legge di Bilancio, torna al centro della scena politica il tema della tassa patrimoniale, rilanciato dal fronte del centrosinistra, nella persona di Maurizio Landini, come misura per ridurre le disuguaglianze e finanziare scuola, sanità e welfare. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha però ribadito la linea del governo, respingendo ogni ipotesi di intervento sui grandi patrimoni:

“Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce”, ha scritto la premier in un post sui social.

La posizione del governo

La premier ha voluto chiarire la posizione del governo, confermando la linea di continuità del centrodestra: nessuna nuova imposta sui patrimoni privati o sul risparmio degli italiani.

Meloni ha più volte sottolineato che la priorità del governo resta “rilanciare l’economia e sostenere famiglie e imprese senza chiedere nuovi sacrifici”. La Manovra in discussione punta infatti su tagli al cuneo fiscale, incentivi alle famiglie e misure per le imprese, con la riduzione dell’Irpef per il ceto medio come uno dei cardini dell’intervento.

La proposta di Landini e la reazione politica

Le parole della premier hanno fatto seguito alla proposta del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha rilanciato l’idea di un “contributo di solidarietà” sui grandi patrimoni. Secondo Landini, un’aliquota dell’1% sui circa 500 mila italiani più ricchi – con patrimoni oltre i 2 milioni di euro – potrebbe generare circa 26 miliardi di euro da destinare a scuola, sanità e lavoro.

I soldi ci sono, bisogna andare a prenderli dove sono”, ha detto il leader sindacale, accusando la Manovra del governo di essere “ingiusta” perché “scarica il peso su lavoratori e pensionati anziché colpire le rendite”.

Sul tema è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, che ha definito quello della Cgil “uno sciopero politico” e ha accusato il sindacato di essere “isolato nel mondo del lavoro”. Tajani ha poi aggiunto che “forse Landini ha mire politiche e vuole fare il leader della sinistra”, ma che “la Cgil è libera di fare le proprie scelte”.

L’opposizione attacca la premier

Le parole di Meloni hanno suscitato immediate reazioni dalle opposizioni. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha accusato il governo di essere “rassicurante solo per banche e giganti del web americani”.

Meloni ha stabilito il record di pressione fiscale degli ultimi dieci anni, ha aumentato accise e Iva. Di fronte a 25 miliardi di tasse che si sono mangiati il potere d’acquisto, pensa di cavarsela dando 2 euro al mese ai lavoratori?”, ha scritto Conte sul suo profilo Facebook.

Duro anche il commento di Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana-Avs), intervenuto a SkyTg24:

Non è per niente rassicurante sapere che con la destra al governo aumentano le persone in povertà. Tra il 2023 e il 2024 un milione di italiani in più ha rinunciato a curarsi perché non può permetterselo, mentre stipendi e salari restano fermi da trent’anni”.

Sulla stessa linea Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra):

La realtà è che il governo Meloni ha aumentato la pressione fiscale al 42,8%. Chi paga? Sempre gli stessi: lavoratori e pensionati. La destra difende i ricchi e ha abbandonato i poveri. In Italia ci sono 62 super-ricchi con un patrimonio complessivo di 200 miliardi di euro: perché non devono contribuire per sostenere la sanità pubblica e aumentare stipendi e pensioni?”.

Il Partito Democratico, attraverso il responsabile Economia Antonio Misiani, ha invece ricordato che “tagliare le tasse è una promessa ciclica della destra, ma la pressione fiscale è passata dal 41,7% del 2022 al 42,8% del 2025, record degli ultimi dieci anni. Le chiacchiere stanno a zero”.