VERTICE CPE

Meloni a Tirana (accolta in ginocchio dal premier Rama): "Insistere per cessate il fuoco incondizionato in Ucraina"

Presente al sesto vertice della Comunità Politica Europea, Meloni ha rilanciato l’appello per una soluzione pacifica e duratura al conflitto in Ucraina

Meloni a Tirana (accolta in ginocchio dal premier Rama): "Insistere per cessate il fuoco incondizionato in Ucraina"
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al sesto vertice della Comunità Politica Europea (CPE) svoltosi oggi a Tirana, capitale dell'Albania. Accolta calorosamente dal premier Edi Rama – protagonista anche di un siparietto che ha strappato sorrisi ai presenti – Meloni ha ribadito con forza la posizione italiana sui grandi dossier al centro del summit: la guerra in Ucraina, l’allargamento dell’Unione europea e la gestione dei flussi migratori.

 

 

Pace in Ucraina, Meloni: "Serve un cessate il fuoco incondizionato"

Nel suo intervento durante la sessione plenaria del summit, Meloni ha rilanciato l’appello per una soluzione pacifica e duratura al conflitto in Ucraina.

"Dobbiamo insistere con determinazione per raggiungere un cessate il fuoco incondizionato e una pace seria che dia garanzie di sicurezza a Kiev", ha detto la premier italiana, aggiungendo: "Non dobbiamo gettare la spugna. Ogni giorno l’eroismo e la tenacia del popolo ucraino ci ricordano cos’è l’Europa: libertà e identità comune".

Meloni ha poi sottolineato che "il mondo ha visto chi era al tavolo e chi no", facendo riferimento all’assenza di Vladimir Putin nei colloqui in corso in Turchia e all’impegno invece dimostrato dai leader occidentali. La premier ha ribadito che "dall’Ucraina dipende la nostra sicurezza" e ha auspicato che l’Europa resti unita nel sostegno a Kiev.

Integrazione e immigrazione

Meloni ha poi affrontato con decisione il tema dell’integrazione europea dei Balcani Occidentali, definendolo un "investimento strategico per la sicurezza dell’Europa".

"L’Albania è ovviamente europea, come lo sono la Serbia, la Norvegia, l’Italia…", ha affermato. Per la presidente del Consiglio, la “riunificazione europea” passa dal coinvolgimento dei Paesi dell’area balcanica, che ha definito "regione ponte tra Est e Ovest" e "nel cuore del nostro continente".

"L’UE è la casa per realizzare quella che mi piace chiamare riunificazione europea, realizzata tra persone che possono essere diverse tra loro, eppure sono parte di un unico insieme, come le diverse dita di una mano", ha dichiarato, evocando l’immagine di un’Europa unita nella diversità e consapevole delle proprie radici storiche comuni.

Un altro tema affrontato da Meloni è stato quello dell’immigrazione. Partecipando alla tavola rotonda sulla mobilità e i giovani, la presidente ha evidenziato i primi risultati dell’accordo tra Italia e Albania sui centri di accoglienza per migranti.

"Non ho fatto in tempo a visitare i CPR ma i lavori dimostrano la loro efficacia: stiamo andando avanti come promesso", ha detto, difendendo la strategia italiana in materia di rimpatri e controllo dei flussi irregolari.

La presidente del Consiglio, chiudendo il suo intervento, ha infine lanciato un ulteriore forte messaggio.

"Costruire una nuova Europa in un nuovo mondo significa partire dalle nostre fondamenta, capire chi siamo. Se l’Europa a volte non riesce ad affrontare le sfide, non è colpa di altri. È una nostra responsabilità. E sta a noi scegliere se rassegnarci al declino oppure combatterlo".

Il bilaterale con Rama e la cooperazione Italia-Albania

A margine del vertice, si è tenuto anche un bilaterale tra Meloni e Rama. L'accoglienza del premier albanese è diventata immediatamente virale, con Rama ad inginocchiarsi per accogliere la omologa italiana. "Lo hai fatto solo per farmi sembrare più alta", ha scherzato Meloni. Una scena peraltro che si era già vista pochi mesi fa ad Abu Dhabi, quando Rama si era inginocchiato davanti a Meloni e le aveva regalato un foulard per il suo compleanno.

L’incontro ha portato all’adozione di una Dichiarazione congiunta per rafforzare la cooperazione bilaterale. L’Italia resta il primo partner commerciale dell’Albania, con oltre 2.800 imprese italiane presenti nel Paese e un interscambio commerciale che nel 2024 ha superato i 3,3 miliardi di euro.

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