Si è svolta al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro per l’anno 2025.
Nel Salone dei Corazzieri, sono intervenuti il Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro Elio Giovati e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone. Al termine, il Capo dello Stato, affiancato dal Ministro Calderone, ha consegnato le onorificenze a lavoratrici e lavoratori distintisi per perizia, impegno e buona condotta morale.
Erano presenti anche il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, il Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e il Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso.
La “Stella al Merito del Lavoro”, conferita dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro del Lavoro, attribuisce ai decorati il titolo di “Maestro del Lavoro”.
L’elenco di tutte “Le Stelle al Merito del Lavoro”
- Mauro Fari, Istituto poligrafico e zecca dello Stato Spa, Verres (Valle D’Aosta)
- Roberto Giovati, E-Distribuzione Spa, Novi Ligure (Piemonte)
- Corrado Merlo, Giacomin Spa, San Maurizio D’Opaglio (Piemonte)
- Fulvia Ginnante, Rai Radion Televisione italiana, Genova (Liguria)
- Marco Santachiara, FiberCop, Genova (Liguria)
- Alberto Moioli, SIT spa, Val Brembilla (Lombardia)
- Guglielmo Eugenio Vavassori, OMET, Molteno (Lombardia)
- Thomas Pardeller, LVH Apa Associazione Confartigianato Imprese, Bolzano (Trentino-Alto Adige)
- Paolo Milanese, Servizi Italia spa, Arco (Trentino-Alto Adige)
- Lorella Fasoli, Tommasi Viticoltori Agricola, Pedemonte San Pietro in Cariano (Veneto)
- Daniele Gabrieli, NPE Srl, Longarone (Veneto)
- Giorgio Barzazi, Fantoni Spa, Osoppo (Friuli-Venezia Giulia)
- Barbara Borgo, Ceccarelli finanziaria Srl, Udine (Friuli-Venezia Giulia)
- Alessandro Guglielmini, Basell Poliolefine Italia Srl, Ferrara (Emilia-Romagna)
- Rosanna Cera, Zavatti Gino, Forlì (Emilia-Romagna)
- Maria Teresa Allegrini, Sofidel spa, Porcari (Toscana)
- Giorgio Simoni, Enel Green Power Italia Srl, Pomarance (Toscana)
- Rossella Moscardelli, UTES Università di tutte le età e del tempo libero, San Benedetto del Tronto (Marche)
- Giancarlo Mari, Hydrowatt, Folignano (Marche)
- Vincenzo Tofanelli, Nardi Srl, San Giustino (Umbria)
- Mauro Patassini, Acciai Speciali Terni Spa, Terni (Umbria)
- Attilio Rosicarelli, Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa, Roma (Lazio)
- Nando Alfonso, INTIT Srl, Ferentino (Lazio)
- Pasquale Petrilli, Aptar Italia Spa, San Giovanni Teatino (Abruzzo)
- Giuseppina Lalli, Poste Italiane Spa, Cermignano (Abruzzo)
- Nicolina Vannelli, Sant’Antonio Piccola Società Cooperativa Agricola, Portocannone (Molise)
- Lorenzo Cipriani, Poste Italiane Spa, Villamaina (Campania)
- Nicolina Guariglia, E-Distribuzione Spa, Napoli (Campania)
- Bruno Nicola Paolicelli, FiberCop Spa, Matera (Basilicata)
- Andrea Lombardi, Stellantis Europe Spa, Melfi (Basilicata)
- Addolorata Marilli, Rima Impianti Srl, Massafra (Puglia)
- Francesca Sabatelli, Edilcass Società Unipersonale, Cisternino (Puglia)
- Caterina Calabrò, Avon Cosmetics Srl, Catanzaro (Calabria)
- Antonio Manduca, AMD International Srl, Rombiolo (Calabria)
- Giuseppe Maria, Ditta Ale Sergio Salvatore, Caltanissetta (Sicilia)
- Salvatore Altaserse, FiberCop Spa, Mazara del Vallo (Sicilia)
- Pietro Tronci, Enel Green Power Italia Srl, Cagliari (Sardegna)
- Giuseppe Erriu, Enel Green Power Italia Srl, Cagliari (Sardegna)
Mattarella: “Il lavoro sta cambiando”
Nel suo intervento, Mattarella ha rivolto un saluto ai rappresentanti istituzionali e ai Maestri del Lavoro, ricordando il valore etico e civile del lavoro come fondamento della Repubblica:
“Il lavoro costituisce elemento permanente del nostro modello di comunità, rappresentando, al tempo stesso, un diritto e un dovere, perché realizza le aspettative di crescita delle persone ed esprime i doveri di solidarietà e coesione sociale del Paese”.
Il Capo dello Stato ha sottolineato come il mondo del lavoro sia attraversato da profonde trasformazioni:
“Il lavoro sta cambiando. Occorre inserirsi nei cambiamenti, per governarli e orientarli in direzione della giustizia e del rispetto di ogni persona”.
Pur riconoscendo il trend positivo dell’occupazione, Mattarella ha messo in guardia sui rischi connessi alla transizione in corso:
“Il lavoro oggi procede a velocità diverse. Si creano diaframmi tra categorie, generazioni, lavoratori e lavoratrici, italiani e stranieri, territori e livelli di competenza tecnologica”.
Mattarella denuncia “disuguaglianze e contratti pirata”
Un passaggio centrale del discorso è stato dedicato alla questione salariale. Mattarella ha richiamato l’attenzione sul problema dei “contratti pirata”, che secondo un’indagine di Confcommercio rappresentano una minaccia crescente per i diritti dei lavoratori:
“Oltre mille i contratti collettivi nazionali depositati al Cnel, di cui duecentocinquanta nei soli settori del turismo e del terziario. Tra questi, vi sono contratti firmati da rappresentanze scarsamente rappresentative, con forme di dumping contrattuale che riducono diritti, tutele e salari, creando concorrenza sleale fra imprese”.

(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Il Presidente ha anche denunciato l’aumento degli squilibri retributivi e le conseguenze sociali delle disparità di reddito:
“Dinamiche di mercato concorrono ad ampliare questi squilibri nelle retribuzioni. Ne nasce un aspetto a cui non si può sfuggire quando tante famiglie sono sospinte sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre super manager godono di remunerazioni centinaia, o persino migliaia di volte superiori a quelle dei dipendenti”.
“Salari siano strumento di equità e di futuro per i giovani”
Mattarella ha ricordato come la dinamica salariale negativa dell’ultimo decennio stia solo ora mostrando segnali di inversione:
“Ben sappiamo come i salari siano stati lo strumento principe nel nostro Paese per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti dell’innovazione e del progresso. È una questione che non può essere elusa perché riguarda il futuro dei nostri giovani, troppi dei quali sono spinti all’emigrazione, spesso a causa di retribuzioni di ingresso troppo basse”.
Riferendosi ai dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il Presidente ha evidenziato un calo preoccupante della quota di reddito da lavoro nel mondo:

(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
“La quota del Pil destinata ai lavoratori è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024. È un tema che la Banca Centrale Europea segnala anche per l’Italia: alla robusta crescita post-Covid non è corrisposta la difesa dei salari reali, mentre risultati positivi hanno riguardato azionisti e dirigenti”.
Mattarella ha ribadito che la piena occupazione è un obiettivo di libertà e dignità, richiamando l’articolo 36 della Costituzione:
“Ogni lavoratore deve avere una retribuzione proporzionata e sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Ha poi ammonito:
“Porre riparo alle disuguaglianze salariali non deve significare inseguire politiche assistenziali, ma essere scelta di sviluppo e di lungimirante coesione sociale”.
Sicurezza: “Il lavoro non può significare rischio di vita”
Nel ricordare i caduti sul lavoro, Mattarella ha consegnato Stelle alla memoria ai familiari di Angelo Catania, Maurizio Curti e Loris Nadali:
“Non ci stancheremo di ripeterlo: il lavoro non può significare rischio di vita. Angelo, Maurizio, Loris, oggi dovrebbero essere qui con noi”.
Ha quindi ringraziato i Maestri del Lavoro per l’impegno nella formazione delle nuove generazioni e per la loro testimonianza di etica civile:
“I Maestri del Lavoro, con le loro testimonianze e attività, hanno raccolto un patrimonio dal quale possiamo trarre energie, fiducia e impegno. Vi ringrazio per quanto fate. Sono certo che continuerete nell’interesse di tutti”.
Mattarella: “Governare i cambiamenti nel segno dell’equità”
Concludendo la cerimonia, il Presidente ha invitato istituzioni e parti sociali a una rinnovata responsabilità nel governo del lavoro:
“La ricomposizione del lavoro è parte di un processo di equità, che richiede consapevolezza e un’opera paziente anche di carattere culturale. Sembra, talvolta, che non ci si renda conto degli effetti negativi che le diseguaglianze producono sulla serenità della vita sociale”.
E ha chiuso con un messaggio di fiducia:
“Sappiamo che è stato il lavoro il motore della crescita economica e sociale dell’Italia. La piena occupazione è un orizzonte che oltre la dignità riguarda la libertà. Auguri a tutti i Maestri del Lavoro: continuate con energia, nell’interesse del Paese”.