Mattarella: "Bisogna assicurare un futuro ai palestinesi senza Hamas"
Il presidente israeliano Herzog a Palazzo Chigi. Oggi la consegna dei corpi di quattro ostaggi (Netanyahu: "Giorno di dolore"), sabato il rilascio di altri sei prigionieri
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Sono giorni decisamente intensi per la questione mediorientale. E mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve al Quirinale il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, proseguono gli scambi di ostaggi. Oggi, giovedì 20 febbraio 2025, Hamas ha restituito i corpi di quattro ostaggi deceduti, tra cui i fratellini Bibas, e per sabato è prevista la riconsegna di altre sei persone.
Mattarella “Assicurare futuro a palestinesi senza Hamas”
Mattarella ha ricevuto il presidente israeliano al Quirinale. Un incontro in cui naturalmente si è parlato della situazione a Gaza e del futuro di Israele e Palestina:
“Per avere una pace reale nel Medio Oriente bisogna assicurare una concreta prospettiva di futuro ai palestinesi, con ovviamente l’esclusione di Hamas“.
“Siamo vicini a Israele in questi giorni tristi in cui si acuisce il dolore per l’inaccettabile e disumana strage del 7 ottobre con la restituzione dei corpi degli ostaggi. Difendiamo il diritto di Israele alla sicurezza. Se è vero che non c’è pace senza sicurezza è anche vero che non ci può essere sicurezza senza pace”.
Oggi la consegna della famiglia Bibas
Intanto, stamattina Hamas ha consegnato (con il solito "show") i corpi di quattro ostaggi defunti. Si tratta dei Shiri, Kfir e Ariel Bibas, la madre e i due bambini dai capelli rossi rapiti il 7 ottobre 2023 dalla loro abitazione nel kibbutz di Nir Oz, e dell'86enne Oded Lifshitz, che fu catturato in un kibbutz al confine.
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Il "giallo" della chiave
Le bare delle quattro vittime sono state esposte sull'oramai celebre palco di Hamas, e sono state consegnate chiuse a chiave alla Croce Rossa. Secondo quanto riportano i media locali, le chiavi non sono state consegnate e l'Idf ha dovuto utilizzare altri mezzi per aprirle, non prima di aver verificato l'assenza di esplosivi.
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di "giorno di dolore". Ma la replica di Hamas, durissima, non si è fatta attendere.
"Netanyahu piange oggi sui corpi dei suoi prigionieri che gli sono tornati nelle bare, in un palese tentativo di sottrarsi alla responsabilità della loro uccisione di fronte al suo pubblico".
"Avremmo preferito che i vostri figli tornassero da voi vivi, ma il vostro esercito e i leader del vostro governo hanno scelto di ucciderli invece di riportarli indietro".
Sabato il rilascio dei altri sei prigionieri
Intanto, sabato 22 febbraio 2025, è in programma il rilascio di altri sei prigionieri:
- Eliya Cohen (27 anni)
- Tal Shoham (40 anni)
- Omer Shem Tov (22 anni)
- Omer Wenkrat (23 anni)
- Hisham Al-Sayed (36 anni)
- Avera Mengistu (39 anni).