A LECCE

Mattarella all’Assemblea UPI 2025: “Le Province non possono restare in un eterno limbo”

Mattarella ha sottolineato la necessità di interventi legislativi organici, ponendo un interrogativo chiave: "la dimensione territoriale provinciale è ancora adeguata?"

Mattarella all’Assemblea UPI 2025: “Le Province non possono restare in un eterno limbo”

Si è aperta oggi, al Teatro Apollo di Lecce, la 38esima Assemblea Nazionale delle Province d’Italia (UPI), in programma per due giornate e intitolata Le province, aperte al futuro. All’evento hanno preso parte delegazioni da tutte le Province italiane: Presidenti di Provincia, Consiglieri, Segretari, Direttori Generali, funzionari e rappresentanti delle UPI regionali.

 

La cerimonia

La cerimonia inaugurale è stata introdotta dai saluti istituzionali di: Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Fabio Tarantino, Presidente della Provincia di Lecce e Stefano Minerva, Presidente UPI Puglia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Lecce accolto da Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia,in occasione della 38^ Assemblea Nazionale delle Province d’Italia – UPI
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

La prima giornata si è conclusa con la relazione del Presidente UPI Pasquale Gandolfi e con il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ospite d’onore della manifestazione. Nel corso dell’evento è stato proiettato anche il video “Le province, aperte al futuro!”.

Il discorso del Presidente Mattarella

Mattarella ha aperto il suo intervento sottolineando il ruolo fondamentale delle Province all’interno della Repubblica, ricordando che la Costituzione le definisce “enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni”.

Tuttavia, il Presidente ha evidenziato come le Province vivano ancora “una transizione incompiuta”, legata alla legge del 2014 e al mancato riassetto costituzionale che ne sarebbe dovuto seguire.

“È intervenuta in previsione di un riassetto costituzionale che non si è realizzato. Il processo si è interrotto e non è stato ripreso né compiuto”.

Questa situazione, ha spiegato, ha generato “incertezze sul ruolo delle Province, sull’esercizio dei compiti, sugli indirizzi da assumere”, con effetti concreti sull’intero sistema delle autonomie. L’impatto, ha osservato, tocca direttamente i cittadini:

“Le disfunzioni non preoccupano soltanto per le relazioni fra gli enti territoriali ma per la qualità dei servizi resi ai cittadini, per le opportunità che devono essere promosse e per i diritti che vanno garantiti”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene alla cerimonia in occasione della 38^ Assemblea Nazionale delle Province d’Italia – UPI
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Mattarella ha sottolineato la necessità di interventi legislativi organici, ponendo un interrogativo chiave: “la dimensione territoriale provinciale è ancora adeguata?“. La riflessione, secondo il Presidente, deve tener conto della sussidiarietà verticale, dell’identità dei territori e della rappresentanza delle comunità locali.

Mattarella ha voluto sottolineare che le Province sono ancora percepite dagli italiani:

“Sono un’istituzione conosciuta, avvertita dai cittadini, per i quali rappresentano un punto di riferimento e, sovente, un elemento qualificante di identità”.

Ha richiamato anche la storia istituzionale italiana, ricordando le parole di Meuccio Ruini:

“Se per creare la Regione distruggessimo la Provincia, susciteremmo un ambiente di malcontenti… non conviene che sorga la Regione entro un clima di diffidenza”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene alla cerimonia in occasione della 38^ Assemblea Nazionale delle Province d’Italia – UPI
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

E ha citato il Titolo V della Costituzione:

Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato: sono pietre angolari della Repubblica, con pari dignità

Il Presidente ha insistito su un punto:

“Le Province non possono essere destinate a un eterno limbo. Sono parte della vita democratica della Repubblica”.

E ha indicato la via per il futuro:

“È necessario intervenire con uno sguardo d’insieme e con animo repubblicano di unità, di cooperazione tra istituzioni e tra parti politiche”.

PNRR, scuola e infrastrutture

Mattarella ha riconosciuto l’impegno attuale delle Province:

“Chiamate all’attuazione di parti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, stanno portando a compimento con efficacia il loro compito“.

E ha ricordato l’urgenza:

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene alla cerimonia in occasione della 38^ Assemblea Nazionale delle Province d’Italia – UPI
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

L’adeguamento e la messa in sicurezza degli edifici scolastici sono un tema assolutamente prioritario. Un’opera che non può essere interrotta”.

L’UPI ha anche evidenziato la necessità di mettere in sicurezza “ponti e gallerie delle infrastrutture di interesse provinciale” e di affrontare gli squilibri finanziari accumulati negli anni.

Mattarella ha concluso con un auspicio e un monito:

“Il futuro è in movimento. Dobbiamo essere capaci di progettarlo mentre siamo in cammino”.