Mattarella: "A Gaza nessun errore, ma volontà di uccidere"
E lancia l'allarme sull'antisemitismo: "Gravissimo"

Il 30 luglio 2025, in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha toccato temi cruciali della scena internazionale, con un focus sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza e sull’allarmante ritorno dell’antisemitismo in Europa.

Davanti ai giornalisti della Stampa Parlamentare, il Capo dello Stato ha aperto il suo intervento ricordando le origini storiche della cerimonia:
“La cortese consuetudine del dono del Ventaglio risale al 1893. Epoca lontana, ma non riesco a fare a meno di notare che, nella vita internazionale, ci si sta avvicinando, pericolosamente, ai criteri di comportamento di quel tempo”.
Una riflessione amara, quella del Presidente, che ha proseguito evocando il cambiamento nei rapporti tra le nazioni:
“Talvolta, in questo periodo, penso a un elemento che, nei decenni scorsi, dopo la seconda guerra mondiale, contribuiva a sorreggere la pace sul piano mondiale e ad agevolare lo sviluppo nel mondo: l’aspirazione di numerosi Stati - grandi, medi e piccoli - a essere, piuttosto che temuti, ammirati per il loro sistema e stile di vita; ed essere, di conseguenza, ascoltati e seguiti. Oggi molti protagonisti della vita internazionale aspirano a essere temuti più che stimati e ammirati”.
La tragedia di Gaza e la denuncia contro Israele
Mattarella ha poi dedicato una parte centrale del suo discorso alla drammatica situazione nella Striscia di Gaza, condannando esplicitamente la condotta dell’attuale governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu.
“Sul Medio Oriente è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile; e speriamo che alle pause annunciate corrispondano spazi di effettivo cessate il fuoco”, ha affermato il Capo dello Stato, richiamando le sue precedenti dichiarazioni in occasione della Festa della Repubblica, rivolte al corpo diplomatico accreditato in Italia.
Mattarella ha ricordato come, già allora, avesse espresso piena condanna per l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, definendolo “barbaro” e denunciando il rapimento di ostaggi, “ancora odiosamente trattenuti”. Ma ha anche ribadito la sua ferma critica verso Israele:
“È inaccettabile il rifiuto del Governo israeliano di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario”.
Il presidente ha poi aggiunto parole molto forti:
“È disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani. Ed è grave l’occupazione abusiva, violenta, di territori attribuiti all’Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania”. Mattarella ha sottolineato come tutto ciò stia “seminando sofferenza e rancore”, con conseguenze che vanno ben oltre il presente, incidendo sulla sicurezza futura dell’intera regione. “Quel che è avvenuto nelle settimane successive è ulteriormente sconvolgente. Sembra che sia stata scelta la strada della guerra continua e ovunque, dimenticando che la guerra suscita nuove schiere avverse, nuovi reclutamenti di nemici, indotti anche dal risentimento, dalla frustrazione, dalla disperazione”.
"Nessun errore, ma volontà"
Fra gli episodi che hanno colpito maggiormente l’opinione pubblica, Mattarella ha citato il bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, definito da Israele un “errore”. Il Capo dello Stato ha risposto citando un celebre ammonimento:
“Errare humanum est, perseverare diabolicum”.
E ha proseguito elencando atrocità che non possono essere ridotte a semplici incidenti:
“Si è parlato di errori anche nell’avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che recavano soccorso a feriti, nell’aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l’uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione. È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente”, ha concluso Mattarella.

L’allarme antisemitismo: “Si alimenta anche di stupidità”
Accanto alla denuncia delle violenze a Gaza, Mattarella ha voluto lanciare un monito contro la recrudescenza dell’antisemitismo, definendolo “gravissimo” e inaccettabile.
“Nemici allarmanti e comuni dell’umanità – di qualsiasi Paese e regime politico – si sono presentati in questi anni e vanno contrastati e prevenuti con strumenti comuni, inevitabilmente globali. Tra questi nemici, ha detto, c’è “una diffusa tendenza alla contrapposizione irriducibile, alla intolleranza alle opinioni diverse dalle proprie, al rifugio in slogan superficiali e in pregiudizi, tra i quali riaffiora, gravissimo, l’antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità”.
A dimostrazione dell'escalation, basti pensare all’episodio avvenuto domenica 27 luglio 2025 nei pressi di Milano, dove una famiglia ebrea francese è stata aggredita in un autogrill. L’uomo, riconoscibile per la kippah che indossava, era in compagnia del figlio di sei anni. Entrambi sono stati insultati e spintonati da un gruppo di persone che urlavano “Assassini” e “Free Palestine”.
La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per percosse aggravate dall’odio razziale. Un fatto inquietante, che conferma la denuncia del rabbino capo di Milano, Alfonso Arbib:
“Purtroppo questa notizia non mi ha sorpreso. Stiamo vivendo un’atmosfera molto pesante, di fortissima crescita dell’antisemitismo. A Milano si verificano un paio di episodi a settimana, si tratti di scritte minacciose o di aggressioni”.