Maternità surrogata, cosa vuole dire che è un "reato universale"
La proposta di legge avanzata da Fratelli d'Italia - e passata alla Camera - ne prevede l'inquadramento nei reati perseguibili dalla nostra magistratura anche se commessi all'estero
Con 166 voti contro 109 e 4 astensioni, la Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge che mira a rendere la maternità surrogata un reato universale. Cosa significa nel pratico e come andrebbe a declinarsi su famiglie e minori coinvolti?
Cosa significa rendere la maternità surrogata un reato universale?
La maternità surrogata è già proibita dalla legge italiana, ma vi sono Paesi esteri in cui è consentita. La proposta di legge avanzata da Fratelli d'Italia - e passata alla Camere - ne prevede l'inquadramento nei cosiddetti reati universali, perseguibile dalla nostra magistratura anche se commessi all'estero, proprio a seguito di quel concetto di universalità immaginato per reati estremamente gravi che, secondo il diritto internazionale, sono identificabili nei crimini di guerra, nei crimini contro l'umanità, nel genocidio e nell'aggressione. E appunto, per l'Italia, lo sarebbe anche per la maternità surrogata.
Va però chiarito che, perché un reato possa essere davvero ritenuto universale, occorre che vengano violati trattati o accordi internazionali. Nel caso in cui questi non esistano, per rendere un'azione un crimine a livello internazionale, occorre attivare una procedura in seno alle Nazioni Unite per preparare una convenzione che stabilisca le condotte delittuose, ne definisca gli elementi, individui le pene, proponga accordi di cooperazione tra Stati dove, in mancanza di una giurisdizione competente, si consenta o l'applicazione di quella universale o si facilitino le estradizioni.
Cosa accadrebbe alle famiglie?
Applichiamo dunque questi principi al pratico. Oggi, molte famiglie - per la maggior parte eterosessuali, ma anche omosessuali - ricorrono alla surrogata nei Paesi esteri in cui è contemplata e successivamente fanno rientro in patria con i piccoli. Uno degli scopi del rendere reato universale la pratica risiede nella possibilità di perseguirla anche se avvenuta in un Paese in cui è invece legale. E questi bimbi, dunque, che fine farebbero? Scatterebbe il reato e i genitori sarebbero puniti. I bambini nati con gestazione per altri, in pratica, correrebbero il rischio di essere allontanati dai genitori che hanno fatto ricorso alla pratica ritenuta illegale in Italia.
Cos'è la maternità surrogata e dove è legale
Dizionario alla mano, la definizione di maternità surrogata si traduce in forma di procreazione assistita nella quale una donna, la madre surrogata, provvede alla gestazione per conto di una o più persone che acquisiranno la responsabilità genitoriale nei confronti del nascituro.
In Italia la maternità surrogata è vietata dalla legge 40/2004 che all’articolo 12 comma 6, recita: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.
Sono invece una ventina i Paesi nel mondo in cui questa pratica è legale: Australia, 4 Stati Usa, Regno Unito, Canada, Bielorussia, Russia, Ucraina, Kazakistan, Georgia, India, Israele, Messico, Nepal, Thailandia, Guatemala, Cipro, Grecia, Belgio, Repubblica Ceca, Islanda. Puntualizziamo, però, che in alcuni casi vi sono delle restrizioni, come il vincolo della gratuità o il veto alle coppie omosessuali. Insomma, non ovunque si tratta di operazioni a scopo di lucro ed ogni Stato ha le proprie regolamentazioni.
Il 90% delle coppie è eterosessuale
In Italia si parla di circa 250 coppie che ogni anno si affidano alle madri surrogate: il 90% di queste sono coppie eterosessuali. Crolla dunque il primo stereotipo, che vorrebbe la maternità surrogata prevalentemente utilizzata da coppie omosessuali: al contrario i numeri indicano che si tratta di una percentuale esigua, semplicemente le coppie gay sembrano più numerose perché immediatamente riconoscibili. Con due padri, visto che l’adozione alle coppie dello stesso sesso è preclusa, è chiaro che i bambini sono nati con la maternità surrogata. Invece le coppie eterosessuali che vi ricorrono cercano di nasconderlo, stritolati dal timore che venga loro tolto il bimbo e schiacciati dai giudizi sociali.
E gli italiani cosa ne pensano?
Grande crociata di Lega e FdI, che rivendicano con orgoglio di perseguire questa pratica, ma gli italiani cosa ne pensano? Curioso quanto emerge dall’ultima rivelazione Ipsos sul tema: il 65% degli italiani è contrario alla maternità surrogata ma, adesso arriva il cavillo non indifferente, il punto non è tanto la pratica in sé, bensì il denaro.
I bambini non si comprano, non si affittano, non si scelgono su internet.
Su questo non cambierò mai opinione. pic.twitter.com/SYGvM0tajZ— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 15, 2023
In assenza di denaro, il numero di contrari cala ben sotto la metà degli intervistati: soltanto il 40,3% rimane sul "no", mentre i favorevoli salgono al 34,6%. Praticamente favorevoli e contrari quasi si equivalgono.